A Prato “Le Gattoparde” con le Nina’s Drag Queens
PRATO. Tornano a Prato, dopo il successo di “Dragpennyopera” (rivisitazione dell’“Opera da tre soldi” di John Gay) le scatenate Nina’s Drag Queens, che fino a domenica 12 dicembre al Fabbricone si tuffano nella grandiosa decadenza di un mostro sacro del nostro immaginario nazionale, “Il Gattopardo”, il romanzo di Tomasi di Lampedusa e il film di Luchino Visconti, e ne riemergono al femminile, mescolando le carte in tavola e miscelando sacro e profano con una drammaturgia collettiva guidata da Lorenzo Piccolo. Nascono così “Le Gattoparde”, ovvero “L’ultima festa prima della fine del mondo” come recita il sottotitolo, che si muovono all'interno di quella che è la sintesi della storia, lo specchio rituale di una società che guarda avanti consapevole che non cambierà nulla, il passaggio epocale sia del romanzo che del film: la celebre sequenza del ballo, col suo carico di socialità, invidie, affarismo, cinismo, intrighi.
“E' questa situazione che ci interessa – dice il regista Ulisse Romanò - è proprio il viavai degli ospiti più disparati a costituire l’intreccio, a dare l’idea di folla e delle diverse circostanze che accadono nello stesso momento, anche se in angoli separati della sala. Il pubblico vede entrare prima quattro amiche, poi una scrittrice con il suo agente, e ancora Raffaella Carrà, le Garibaldine, l’impersonificazione dell’Italia con al seguito Roma che tiene al guinzaglio la Vittoria, ognuna di loro è una gattopard', simbolo della decadenza di un’epoca. In scena, ognuna interpretando più ruoli. Le Nina’ Drag Queens sono Alessio Calciolari, Gianluca Di Lauro, Sax Nicosia, Lorenzo Piccolo e Ulisse Romanò.