Comacchio. Recuperati 35 quintali di pesce: «È un’operazione da record»
COMACCHIO. Ore e ore con le gambe immerse nella melma, senza curarsi più di tanto delle basse temperature, davvero compromettenti in questi ultimi giorni. «Ma facciamo tutto per il grande amore che abbiamo per i pesci», dicono i volontari di Eurocarp Club, un’associazione fortemente impegnata nella tutela dell’ambiente e della fauna ittica.
L’ultima impresa è stata da record, senza troppi giri di parole: sabato scorso (4 dicembre), in un canale nelle vicinanze di Comacchio, sono stati salvati da morte certa o da bracconieri pronti a intervenire circa mille pesci, tra carpe, temoli ed esemplari di perca. «Parliamo di circa 35 quintali di pesce: tanto, veramente tanto, qualcosa di mostruoso. Una giornata che sicuramente ricorderò per molto tempo», racconta Luca Lombardi, responsabile del gruppo di Portomaggiore di Eurocarp Club, nella circostanza affiancato dai volontari di Comacchio e Copparo.
La passione al centro
Uno sforzo, come detto, che trova le sue motivazioni di fondo nella semplice passione, non certo da ragioni economiche. «Noi siamo tutti volontari – sottolinea Lombardi – e ci rimettiamo, nessuno ci rimborsa la benzina per i nostri interventi».
Eurocarp Club, che opera in Romagna ma anche nella nostra provincia, conta una settantina di operazioni di recupero negli ultimi tre mesi, un’attività che si infittisce nel periodo dell’anno più freddo, quello caratterizzato dalle operazioni di svaso dei canali alla fine della stagione agricola. La conseguenza è che le morie di pesce si impennano: «C’è eccome una problematica di questo genere – spiega Lombardi –, gli enti preposti dovrebbero tenere sempre un certo livello d’acqua nei canali: il monitoraggio andrebbe fatto di continuo, anche per evitare il fenomeno del bracconaggio».
La bonifica in campo
Ecco allora che l’azione dei volontari è davvero encomiabile, senza di loro si rischierebbe una vera strage di fauna ittica. Il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara ha incrementato lo sforzo di pianificare procedure di svuotamento dei canali salvaguardando i pesci, lasciando più di 150 chilometri di canali con acqua alta almeno 50 centimetri. Dal 2017 a oggi le risorse messe in campo su questo tema sono decuplicate, da 6mila a 55mila euro, grazie a un patto con Regione, Unife, Arpa, polizia provinciale e associazione Aisa.
Fabio Terminali
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