A Trieste triplice fumata nera in aula su Famulari vicepresidente del Consiglio comunale
TRIESTE Tre fumate nere sulla vicepresidenza del Consiglio comunale. Il centrosinistra “allargato” insiste sulla segretaria provinciale uscente del Pd, Laura Famulari, e il centrodestra la respinge in maniera compatta. Ieri la sua candidatura è stata messa ai voti, dopo che nelle precedenti sedute la questione era già stata rinviata due volte, proprio perché maggioranza e opposizione non trovavano una quadra.
Esprimere la seconda figura di garanzia dell’aula spetta infatti di diritto all’opposizione, che per poterla eleggere ha però bisogno del 50%+1 e quindi anche dei consensi della maggioranza. Il capogruppo del Pd Giovanni Barbo – anche a nome di Adesso Trieste, Punto Franco e M5s – ha esordito: «Sui presidenti di Consiglio e commissioni abbiamo rinunciato a proporre candidature di bandiera. Speriamo che per correttezza istituzionale ora la maggioranza ricambi lo spirito di collaborazione». In tutta risposta il centrodestra ha ribadito il suo “no” a Famulari per tre volte, con la sola eccezione di Michele Babuder (Forza Italia), che non ha partecipato al voto. Dall’altra parte della barricata solo Ugo Rossi (M3v) non ha votato a favore bensì contro Famulari. Alla terza fumata nera, il presidente dell’aula Francesco Panteca ha preso atto dello «stallo», proponendo di interrompere i turni di votazione e rimandare il tutto. «Io sono vicepresidente del Consiglio regionale con i soli voti delle opposizioni», ha protestato l’ex candidato sindaco Francesco Russo: «In tutte le assemblee esistono meccanismi di garanzia in questo senso. Evidentemente nello statuto del Consiglio comunale c’è un vulnus giuridico. Si faccia almeno una riflessione sul tema». L’elezione del “vice Panteca” è stata dunque rinviata. In seguito è pervenuta una nota congiunta di Pd, At, Pf e M5s: «Un episodio spiacevole per il Consiglio. Il centrodestra ha di fatto negato l’autonomia di scelta dei consiglieri di opposizione, ponendo un veto su una figura di assoluta professionalità ed esperienza, peraltro senza fornire motivazioni. Grave mancanza di sensibilità e correttezza».
Come mai il niet? «Nulla di personale», spiega a margine il capogruppo di Fi Alberto Polacco: «Abbiamo semplicemente chiesto una figura in continuità con il precedente vicepresidente (il dem Igor Svab). La consigliera Famulari invece si contraddistingue, come d’altronde il sottoscritto, per avere un ruolo politico pieno». A ciò il capogruppo di Fratelli d’Italia Marcelo Medau aggiunge: «L’opposizione era al corrente che non c’era convergenza. Spero che ora trovi un nome diverso, più super partes e di garanzia per l’intero Consiglio, in modo da uscire da questo pessimo stallo».
Ieri inoltre gli assessori Carlo Grilli e Michele Lobianco si sono dimessi dalla carica di consiglieri comunali: sono così subentrati in aula, per un meccanismo di scorrimento nelle liste elettorali, Giampiero Dell’Agata (Lista Dipiazza) e Angela Brandi (Fi), che si è detta «felice di essere di nuovo qui in mutata veste. Auspico ci siano quanto prima le condizioni per tornare a operare in presenza». Sono poi state approvate le due delibere su proroga della scadenza delle pubbliche affissioni e aumento di capitale in Interporto, quest’ultima pure con i voti di Pd, At e Pf. Su proposta di At, prossimamente inoltre in Consiglio comunale si terrà un’audizione di British american tobacco (Bat), per conoscerne nel dettaglio il piano industriale