Addio a Arturo Cargnello, artigiano e restauratore di Remanzacco
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Aveva 95 anni. Decorò l’abside della chiesa di Ziracco e si occupò della tradizionale “Mascarade”.
REMANZACCO. Artigiano edile, artista, restauratore, cultore del Friuli rurale e delle sue tradizioni, volontario: la comunità di Remanzacco piange Arturo Cargnello, figura poliedrica e ricca di talenti e di interessi, andatosene ieri all’età di 95 anni.
Il cordoglio è piuttosto ampio – in lutto anche Povoletto, di cui l’anziano era originario e dove si era ristabilito con l’avanzare dell’età –, proporzionale alla notorietà di un personaggio che «ha lasciato la sua impronta – citando il sindaco Daniela Briz – praticamente in ogni casa del paese, oltre che nella sfera del sacro».
A lui si devono infatti la decorazione dell’abside della chiesa della frazione di Ziracco, che affrescò interamente, e il restauro di tante opere ecclesiastiche; ma portano la firma del maestro pure numerosi dipinti di pregio, alcuni dei quali donati al Comune di Remanzacco «e raffiguranti angoli del paese che non ci sono più», testimonia sempre la prima cittadina, ribadendo il valore dell’operato di un uomo che ha impresso un segno indelebile anche nel campo dell’associazionismo e del volontariato.
«Arturo Cargnello – ricorda ancora il sindaco Briz, facendosi portavoce del cordoglio dell’amministrazione municipale e dell’intera comunità – ha giocato un ruolo fondamentale nella nostra tradizionale “Mascarade”: dal 2000, in particolare, è sempre stato giudice della sfilata dei carri allegorici, per lui una sorta di “missione”, un incarico al quale teneva tantissimo e che svolgeva con una serietà e una dedizione commoventi».
«Perfino da anziano, quando ormai accusava problemi di deambulazione, non ha mancato a un’edizione – aggiunge la prima cittadina –: si faceva accompagnare dal genero a vedere i carri da vicino prima della partenza, non accontentandosi di visionarli al passaggio in parata, perché voleva esaminarli in tutti i dettagli prima di esprimere un giudizio. Lui stesso contribuì a progettarne e decorarne parecchi. Proprio in suo onore abbiamo istituito nella “Mascarade”, nel 2015, il Premio Arturo Cargnello».
Legatissimo al paese, dove come detto ha dipinto un’infinità di abitazioni, l’artista era specializzato pure nella tecnica del restauro e nella pittura di stendardi. Suo “quartier generale” era il garage dell’abitazione, che aveva trasformato in laboratorio e il cui portone era sempre aperto: «La gente passava, lo vedeva all’opera, si fermava a conversare con lui», testimoniano i familiari, raccontando che negli anni Cinquanta Arturo era spesso chiamato a dipingere con motivi floreali le camere degli sposi.
I funerali dell’anziano, che lascia la moglie Ada Tilatti – per lui preziosissima “spalla” anche nell’attività lavorativa – e due figlie, Fabrizia e Miriam, saranno celebrati domani, alle 10, nella chiesa di Grions del Torre. Cordoglio è espresso anche dagli ex sindaci Dario Angeli e Arnaldo Scarabelli.
«Una grande perdita, un forte dispiacere. Ho avuto l’onore di conoscere il maestro e di apprezzarne le qualità artistiche e umane», commenta il sindaco di Povoletto, Giuliano Castenetto, esprimendo vicinanza ai congiunti.