Investì con l’auto un commercialista in pensione: patteggia 16 mesi
UDINE. Stava attraversando la strada sulle strisce pedonali, Giuseppe Scrufari, quando un’auto lanciata verso il centro a una velocità superiore al consentito, invece di fermarsi per dargli la precedenza, lo travolse, causandogli lesioni così gravi, da causarne la morte.
Era il 31 luglio dell’anno scorso e lui, commercialista in pensione, molto conosciuto e stimato in città, aveva 89 anni.
Giovedì 9 dicembre la vicenda è stata rievocata in tribunale, davanti al gup del tribunale di Udine, Emanuele Lazzàro, chiamato a definire il procedimento penale avviato dalla Procura a seguito dell’incidente.
Fakhreddine Bahrini, il 45enne originario della Tunisia e residente a Udine che quella sera - erano da poco passate le 18 - si trovava al volante della Ford Fiesta che investì l’anziano pedone, ha scelto di patteggiare la pena.
E il giudice, ritenendo congrua l’istanza a un anno e quattro mesi di reclusione, sospesi con la condizionale, presentata dal suo difensore, avvocato Mariagrazia Stella, di Pordenone, con il consenso del pm Elisa Calligaris, l’ha applicata.
Indicando inoltre in due anni la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente. Nel valutare i fatti e l’istanza, il gup ha tenuto conto sia della consulenza con cui l’ingegner Filippo Ciroi aveva ricostruito la dinamica, sia dell’incensuratezza dell’imputato e del comportamento tenuto subito dopo l’incidente, quando si fermò e scese dall’auto, chiedendo di chiamare i soccorsi.
Originario di Reggio Calabria, Scrufari aveva lavorato prima a Genova, poi a Trieste e Gorizia e, infine, a Udine, dove sarebbe infine diventato direttore delle Dogane.
La tragedia ha colpito in particolare la moglie, Annamaria Basso, e i figli Gabriella, Daniela e Antonino. Nel procedimento, i familiari si erano costituiti parte civile con l’avvocato Stefano Comand.