Zocca. Rainone dopo l'ergastolo per doppio omicidio va a processo anche per stalking
L’uomo sta scontando l’ergastolo per l’omicidio dei fratelli Bertarini. La denuncia presentata dall’ex moglie prima del delitto
Serena Arbizzi
ZOCCA. Angelo Rainone, condannato all’ergastolo per il duplice omicidio dei fratelli Ugo e Breno Bertarini, è imputato in un altro processo.
In questo caso, l’accusa è di stalking: il procedimento è entrato nel vivo e si stanno ascoltando le testimonianze di più persone. Alla prossima udienza verrà ascoltata anche la parte civile, Rossana Bertarini, figlia di Ugo, separata da Rainone dall’estate del 2017.
La denuncia per stalking da parte di Rosanna è antecedente al duplice omicidio. Si tratta di una persecuzione compiuta in particolare contro Ugo, l’ex suocero, che si è manifestata in numerosi episodi di umiliazioni, offese e minacce fatte in pubblico. Insinuazioni legate alla situazione difficile con l’ex moglie e soprattutto al fatto che avrebbero tenuto lontano il figlio piccolo. Addirittura, Rainone, in un caso era arrivato a dire a Ugo: «La separazione è colpa tua».
Da quanto è emerso nel corso delle indagini, poi, Ugo raccontava di un uomo che lo intimoriva, che non si comportava da marito e padre corretto. E il riferimento era anche a questioni economiche, come le spese di mantenimento dell’ex moglie e dei figli. Rainone, al contrario, era, secondo l’ex suocero, continuamente alla ricerca di denaro e cercava di pretenderlo con fare arrogante e violento.
Una questione emersa anche ieri pomeriggio, nel corso dell’udienza davanti al giudice Diletta Signori. In particolare, durante l’udienza di ieri sono stati ascoltati parenti che hanno testimoniato soprattutto aspetti dell’atteggiamento di Rainone che «non aveva piacere che il figlio, nei giorni in cui era affidato a Rosanna, stesse anche con altre persone».
Nascevano discussioni, quindi, secondo quanto riportato dai parenti, su chi dovesse tenere il bambino.
«Eravamo distanti, in modo che il bambino non sentisse», rivela una testimone, confermando, tuttavia, il clima di tensione che si veniva a creare.
Tuttavia, le discussioni, anche in questo caso, erano soprattutto di tipo economico. Ed è qui che il duplice omicidio si intreccia con l’accusa di stalking. Ugo Bertarini, infatti, si era lamentato più volte di essere stato minacciato da Rainone. Lo aveva fatto anche in quattro file audio: conversazioni registrate negli ultimi mesi prima del delitto, avvenuto nel gennaio del 2018, tra l’anziano agricoltore, la figlia Rossana e Rainone stesso. Registrazioni che secondo le intenzioni di Ugo dovevano restare a futura memoria, proprio per il forte sospetto che le cose finissero male con l’ex genero che lo perseguitava e minacciava per questioni familiari ed economiche.
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