Arbustini, benemerenza civica alla scienziata che studia (anche) il Covid
Sei anni di cerimonie in aula Ghislieri, dal 2016 a oggi, 29 benemerenze a uomini, 10 a donne. Pavia non è una città per signore? Lo abbiamo chiesto a una delle due benemerite 2021, la professoressa Eloisa Arbustini, autrice di uno studio che ha localizzato tracce di Coronavirus nelle cellule del cuore.
Professoressa, anche alle benemerenze il rapporto donne uomini è 1 a 3. Anche qui non siete rappresentate.
«Non parlerei di scarsa rappresentanza. Al San Matteo le donne costituiscono una forte presenza professionale. A livello dirigenziale è un pochino più difficile. C’è ancora qualche passo da compiere, anche se credo che alla fine, oltre ogni rivendicazione, valgano le qualità di una persona».
Oltre al cuore, è possibile che il Coronavirus provochi conseguenze anche ad altri organi?
«Il virus riesce a colpire tessuti e organi al di fuori del sistema respiratorio e questo è un dato acquisito. Per quanto riguarda il cuore, l’agente patogeno determina una miocardite, cioè il coinvolgimento del cuore in una tempesta di molecole infiammatorie. Abbiamo studiato biopsie fatte sui pazienti grazie alla capacità del San Matteo di creare collaborazioni a livello multidisciplinare. Il virus, comunque, non è stato trovato sulle cellule “nobili” del cuore, quelle che si contraggono. Questo è un inizio, ora valuteremo le evoluzioni e parleremo solo sulla base di documentazione scientifica».
La tragedia che ha sconvolto le vite di tutti servirà almeno a dare la giusta prospettiva - e maggiori risorse - alla ricerca?
«Io penso che quanto accaduto abbia trovato l’Irccs San Matteo preparato a sviluppare la ricerca sul fronte della metodologia, degli strumenti, dell’attitudine. Forse eravamo impreparati al virus, ma non riguardo al modo di affrontarlo. Parlando di ricerca, probabilmente gli Irccs pubblici hanno maggiori difficoltà rispetto ai privati, ma va anche detto che poggiano su basi molto solide. In questo senso, la benemerenza va al San Matteo».