Omesso soccorso, indagata la compagna del pensionato morto a Caluso
CALUSO
La compagna di Walter Chiolerio è indagata per omissione di soccorso. Il fascicolo è in uno stadio embrionale ed è in mano al pm Daniele Piergianni. È un atto dovuto, di fatto, quando si dispone un’autopsia. Sul corpo del pensionato 71enne residente a San Giorgio Canavese, ma di fatto domiciliato da tempo a casa della donna a Caluso, non erano stati trovati segni di violenza esterna. Si è pensato, dunque, a un decesso per cause naturali. Ma la procura di Ivrea vuole approfondire la vicenda, per chiarire soprattutto l’orario della morte di Chiolerio. Era stata proprio la 65enne, S.G., a trovare l’uomo privo di vita.
Pare che il fatto sia accaduto nella notte di sabato e che la donna abbia spostato il cadavere dalla camera da letto in un’altra stanza e solo il giorno dopo abbia dato la notizia delle morte ai familiari del compagno, richiedendo l’intervento delle pompe funebri. È stata la nipote ad avvisare i carabinieri di Caluso, che si sono subito diretti nell’appartamento di via Piave: sul corpo Walter Chiolerio non aveva segni di violenza. Tuttavia il medico legale non è riuscito ad accertare con un primo esame l’esatta causa delle morte per sgombrare il campo da ogni dubbio.
La salma è stata quindi composta nelle camere mortuarie dell’ospedale di Ivrea in attesa dell’esame autoptico disposto dalla magistratura eporediese. Intanto c’è il grande dolore dei familiari alla ricerca della verità. La sorella maggiore Franca aveva già ricordato l’uomo sulle pagine della Sentinella: «Walter, da molti anni soffriva di disturbi cardiaci. Due settimane fa era stato ricoverato per una decina di giorni all’ospedale di Ivrea. E poi si era fermato qui da me. Io mi stavo prendendo cura di lui e le sue condizioni mi sembravano decisamente migliorate. Ma aveva insistito per tornare dalla sua convivente, che aveva conosciuto sei anni fa. Io ero contraria, ma non ho potuto oppormi. Due giorni dopo ho saputo che era mancato».
Il pensionato, potrebbe quindi essere stato colto da un malore nel sonno. Ma solo i risultati dell’esame autoptico diranno cosa ha fermato il suo cuore malato. Walter Chiolerio era conosciuto e benvoluto da tutti a San Giorgio Canavese. Prima di andare in pensione aveva lavorato come marmista nella ditta Avetta facendosi apprezzare per le sue abilità.