Olivetti e l’arte: Jean-Michel Folon. Sabato al Giacosa l’inaugurazione
IVREA
Sarà una mostra bellissima Olivetti e l’arte: Jean-Michel Folon, seconda della serie di sei che compongono il progetto Olivetti e la cultura responsabile, rientrante nell’accordo siglato lo scorso febbraio dal Comune di Ivrea, Associazione Archivio storico Olivetti, Tim e Olivetti, che sarà inaugurata domani, sabato 11, al teatro Giacosa, in quanto le prenotazioni giunte al museo hanno richiesto una sala più ampia (le prenotazioni obbligatorie a musei@comune.ivrea.to.it saranno accolte fino a esaurimento posti).
Una mostra che sarà apprezzata dai visitatori non solo per le tavole originali realizzate per Olivetti dall’illustratore, pittore e scultore belga, dall’inizio degli anni ’60 a tutti i ’70, ma per l’allestimento, elegante e moderno al tempo stesso, ideato dall’assessore alla Cultura, Costanza Casali, che saprà certamente destare meraviglia e sarebbe sicuramente piaciuto allo stesso Folon.
Un allestimento che saprà suscitare lo stesso aggraziato stupore che destò nei destinatari l’agenda da lui illustrata per Olivetti nel 1969, la prima delle 30 (immutate nella grafica di Enzo Mari) che seguiranno e si tradurranno in altrettanti oggetti cult.
Mercoledì scorso, festa dell’Immacolata, il museo Garda è stato tutto un fervere di lavori, con gli operai e i tecnici ad animare le sale con il loro lavoro di allestimento, seguiti passo passo dalla direttrice, Paola Mantovani, e da Luca Diotto. In tanto fermento creativo, una soddisfatta assessora Casali ha mostrato le sagome in polistirolo che andranno a impreziosire e rendere indimenticabile il percorso, costellandolo di tutti gli elementi caratteristici della creatività di Folon, le frecce, gli omini con la testa a cuore e gli uccelli. Sempre in polistirolo, l’autoritratto dell’artista.
Una mostra per sognare, di assoluto respiro internazionale, che, per fortuna parte da Ivrea e da qui si porterà dove verrà richiesta nel mondo, in futuro. Un patrimonio d’arte di cui la Tim, attuale proprietaria, secondo una precisa richiesta dell’avvocato Casali, sta in questo modo incrementando il valore. Olivetti e l’arte: Jean-Michel Folon rende conto di uno straordinario percorso di vita e lavorativo declinandolo in sei sezioni: la prima ripercorre la collaborazione di Folon con la Olivetti dall’inizio degli anni ’60 ai ’70, a partire dai carteggi con Giorgio Soavi per arrivare alla realizzazione di alcuni manifesti; la seconda è dedicata al libro illustrato Le Message, pubblicato nel 1967; la terza ha come protagonista l’agenda illustrata da Folon per Olivetti nel 1969; la quarta illustra, in particolare, la grande installazione nella metropolitana di Londra, alla stazione di Waterloo, nel 1975; la quinta è dedicata alle mostre monografiche che Olivetti organizzò su Folon, ultima delle quali quella al Metropolitan di New York nel 1990; la sesta sezione presenta due celebri libri strenna illustrati da Folon: La Metamorfosi di Kafka, pubblicato nel 1973, e le Cronache marziane, di Ray Bradbury, del 1979.