Il papà lo trova morto in casa: fulminato da infarto a 45 anni. Dramma a Massanzago
MASSANZAGO. Un infarto fulmina Alessandro Panizzon, dirigente della Italfer, la storica azienda di famiglia con sede in zona artigianale, molto conosciuta nel settore siderurgico.
Panizzon aveva compiuto 45 anni il 19 novembre scorso e per festeggiarli aveva invitato fuori a pranzo tutta la famiglia. Abitava da solo in una casa vicino alla sede municipale. A trovarlo senza vita, mercoledì verso le 17, è stato il papà Luciano che abita a poca distanza, in via Molino Baglioni.
Aveva le chiavi dell’abitazione del figlio ed era andato a verificare come mai Alessandro non rispondesse alla madre, che gli aveva prima telefonato e poi era andata a bussare alla porta senza ottenere risposta.
«Mercoledì Alessandro non si era fatto vedere, ma non ci eravamo preoccupati perché di solito mette l’auto da noi» racconta il papà straziato dal dolore «nel pomeriggio la madre ha avuto un brutto presentimento e mi ha chiesto di andare a vedere». Il papà lo ha trovato steso giù dalle scale e ha chiamato i soccorsi. Sul posto sono arrivati un medico e i carabinieri ma per Alessandro Panizzon non c’era più nulla da fare. La salma è stata trasportata all’obitorio di Camposampiero.
«Secondo il medico che è intervenuto, è successo verso le 4 del mattino di mercoledì» dice ancora il papà «con tutta probabilità mio figlio si è sentito male di notte ed è sceso per prendere qualcosa in cucina.
Potrebbe essere stato un infarto, ma ne avremo la certezza dopo l’autopsia che il nostro medico ha richiesto per chiarire le cause della morte. Mio figlio stava bene, non ha mai sofferto di nulla e non prendeva medicine. È incredibile questa serie di infarti che sta colpendo più giovani nel nostro territorio».
Fino a martedì sera Alessandro Panizzon aveva lavorato regolarmente in azienda. Il padre lo ha visto per l’ultima volta martedì alle 19, quando è rientrato col furgoncino della ditta dopo aver girato tutto il giorno per le consegne. A mezzanotte e mezza aveva mandato un messaggino alla madre per augurarle la buonanotte.
«Era un ragazzo stupendo, fatto per far star bene la gente che aveva vicino ed era attaccatissimo a sua figlia» lo ricorda il papà. «Generoso e altruista. Un buono» aggiungono i fratelli Nicola e Alberto. La data del funerale non è stata ancora fissata.