Rapina nella dimora di Caovilla, ecco cosa è successo: «Volevano da noi solo i gioielli»
L’imprenditore e la moglie minacciati da due banditi entrati nelle ore in cui gli allarmi non sono inseriti. Banda di rapinatori italiani, allo studio le immagini delle telecamere di sorveglianza
STRA. Rapina nella villa di Fernando Renè Caovilla a Stra, nel Veneziano. È successo lo scorso 2 dicembre verso le 20.30: i banditi hanno scavalcato le recinzioni della lussuosa dimora e attraversato il grande parco arrivando al corpo centrale dell’edificio, dove l’imprenditore, conosciuto in tutto il mondo per l’altissima qualità delle sue calzature, si stava preparando alla cena con la moglie.
La donna, in quel momento, si è spostata di stanza e si è trovata proprio davanti agli occhi i banditi con il volto coperto dal passamontagna. Favoriti dal fatto che gli allarmi i cui è dotato l’edificio erano in quel momento disattivati, erano riusciti ad entrare senza problemi.
I banditi, alla vista dei due coniugi, hanno subito chiesto dove si trovassero i gioielli.
«Per la coppia è stato un momento molto difficile» ha spiega la segretaria personale di Caovilla, ieri mattina nella sede dell’azienda che si trova dietro Villa Pisani.
«Solitamente ogni sera lui arriva a casa verso le 20 e, anche se la villa è dotata di ben quattro sistemi d’allarme, al momento del rientro erano disinseriti. Li avrebbe reinseriti alle 22».
Gli allarmi che proteggono la residenza, insomma, sono stati disinseriti solo per due ore durante tutta la giornata, e proprio quel lasso di tempo è bastato ai banditi per colpire.
Un’opportunità che con ogni probabilità era nota ai malviventi: una circostanza che è ora all’esame degli inquirenti.
I due coniugi sono stati minacciati mentre si preparavano a cenare: i banditi hanno subito detto ai Caovilla - parlando in italiano senza alcun accento particolare o inflessione dialettale - di consegnare i preziosi. Cosa che moglie e marito hanno fatto.
Sulla minaccia con la pistola le testimonianze, forse condizionate dal grande spavento del momento, non sono concordi. Solo uno dei due coniugi avrebbe notato una pistola in pugno ai banditi puntata contro di loro.
Dopo aver raccolto i preziosi i due banditi si sono allontanati attraversando il grande parco della villa che contiene anche una dependance che non viene utilizzata. Dopo aver raggiunto la strada si sono dileguati lungo la Brentana dove, con ogni probabilità, li stavano aspettando i complici.
I coniugi Caovilla hanno chiamato subito in soccorso le forze dell’ordine, ma i banditi purtroppo si erano già dileguati. Ad indagare sul posto sono arrivati gli agenti della polizia.
«Renè Caovilla» spiega la segretaria dell’imprenditore «ora sta bene. Non poteva certo immaginare quello che sarebbe successo. Non ha mai ricevuto minacce di alcun tipo o segnali che lasciassero presagire l’azione dei banditi».
Ieri mattina era impegnato al lavoro e sulla vicenda ha fatto sapere di non volere rilasciare dichiarazioni perché sono in corso indagini.
La polizia potrà contare anche sulle immagini delle telecamere della villa che, a differenza degli allarmi, erano invece operative e quindi potrebbero aver ripreso i malviventi .
L’azienda di Caovilla, con un centinaio di dipendenti, produce scarpe di lusso richieste dai vip di tutto il mondo, le creazioni sono definite dagli esperti veri e propri gioielli. Ha negozi e punti vendita nelle più importanti capitali del mondo.