Addio a Walter Consonni, il calcio amatori Mereto piange il suo ex dirigente
Il 6 dicembre aveva compiuto 60 anni, era stato un giocatore del Santamaria
SANTA MARIA LA LONGA. Lo sport amatoriale piange la perdita di Walter Consonni, giocatore prima del Santamaria e poi calciatore e dirigente della Società Amatori Calcio Mereto. Il 6 dicembre aveva compiuto 60 anni. Lascia la moglie Eva e la figlia Rachele. I funerali saranno celebrati lunedì 13 dicembre, alle 15, nella chiesa di Mereto di Capitolo.
Walter Consonni, è mancato giovedì 9 dicembre all’ospedale di Palmanova, dove si trovava ricoverato a causa di una gravissima malattia che lo aveva colpito pochi mesi fa e che lui aveva sempre affrontato con coraggio e dignità, come raccontano alcuni amici di famiglia, da persona riservata quale era.
avorava alle dipendenze dellAter (Azienda territoriale per l’edilizia residenziale) di Udine e tra un anno sarebbe andato in pensione.
Fin dalla giovane età aveva subìto il fascino del gioco del calcio, sport che aveva praticato fino a metà degli anni Ottanta nella squadra del Santamaria. Alla nascita dell’Associazione Amatori Calcio Mereto aveva deciso di continuare con quella formazione a coltivare la sua passione per il pallone, giocando fino agli anni Novanta e poi diventando dirigente. Ogni anno assieme alla squadra e alla dirigenza si recavano a Pesaro a disputare le finali nazionali del campionato Uisp Over 35, tradizionale occasione d’incontro tra amici con la passione per il calcio. Come raccontano i dirigenti degli Amatori di Mereto, «Walter, seppur di carattere taciturno, era una persona sempre disponibile per gli altri, sempre pronto a lavorare per la società. Sapeva essere presente quando ce ne era bisogno senza fare mai pesare il suo impegno. Era una brava persona ed era molto felice quando andavamo a Pesaro, l’ultima volta nel 2019, a fare le finali amatoriali Uisp, a volte si vinceva altre no, ma era uno splendido momento di condivisione, di allegria, uno stare insieme in amicizia».
Commosso anche il ricordo del sindaco di Santa Maria, Fabio Petennà: «Di lui ho in mente la sua riservatezza, il suo mai essere sopra le righe, il cercare sempre di accomodare quando c’erano diversità di vedute, il suo essere un grande lavoratore: una persona perbene. La nostra comunità è sconvolta e si stringe alla moglie Eva e alla figlia Rachele per far sentire loro la vicinanza in questo difficile momento».