Presentato al ministero un progetto con l’assunzione di agenti. Il comando dell’Unione: «Disagio sempre più marcato»
EMPOLI. Più agenti in servizio, droni, auto civetta, potenziamento dell’unità cinofila creata nel giugno scorso. Ma anche formazione al corpo della polizia municipale, corsi educativi nelle scuole per studenti e famiglie e ampliamento delle attività di controllo.
L’Unione dei Comuni presenta un progetto al ministero dell’Interno per contrastare lo spaccio di droga sul territorio.
Un fenomeno che secondo la relazione realizzata dagli uomini al comando di Massimo Luschi si concentrerebbe principalmente in tre comuni del circondario (Castelfiorentino, Empoli e Fucecchio), in aree specifiche e già individuate.
Il progetto prevede tutta una serie di azioni da mettere in campo di qui a tre anni per ridurre lo spaccio.
Nel complesso il finanziamento richiesto al ministero, che nell’agosto scorso ha stanziato risorse ad hoc per questa finalità, è di 66mila euro.
«L’attività di spaccio – spiegano gli agenti responsabili della polizia municipale dell’Unione dei Comuni – interessa in maniera più o meno intensa tutto il territorio del circondario. Ma in alcune realtà il problema è molto diffuso e la popolazione si rivolge con frequenza ai sindaci, lamentando situazioni di disagio sempre più marcate».
Come accennato sono in particolare tre i comuni ritenuti più soggetti al fenomeno.
A Castelfiorentino le aree più interessate sono quella urbana in prossimità della stazione (tra via della Costituente, piazza Gramsci e i locali della stazione) e la parte alta del paese (tra via Tilli, via Attavanti e piazza del Popolo).
Per quanto riguarda Empoli, invece, «negli ultimi anni il fenomeno si è concentrato soprattutto all’interno dei parchi urbani (parco Mariambini, parco della Rimembranza, parco di Serravalle e parco di Ponzano)», ma anche nell’area della stazione (piazza Don Minzoni, via XI Febbraio, via Cantini e via dei Cappuccini) e in alcune piazze della città (piazza Matteotti e piazza Guido Guerra). «Queste aree – si sottolinea ancora nella relazione – sono diventate luoghi di ritrovo di persone dedite ad attività di spaccio, che determinano anche fenomeni di microcriminalità diffusa come furti e rapine».
A Fucecchio, infine, l’area più interessata è quella dei boschi delle Cerbaie, dove operano vere e proprie bande che «si sono appropriate di intere porzioni di bosco, creando all’interno di esse dei bivacchi che utilizzano come aree di spaccio», si spiega nella relazione.
«A tal fine – viene sottolineato ancora – montano tende per il riparo dalle intemperie e usano batterie da autovetture come fonte di energia per la ricarica dei cellulari».
Per cucinare vengono usati fornelli da campeggio, «con evidente rischio di innescare incendi». Mentre i rifiuti vengono gettati nel bosco.
Tuttavia, lo spaccio si sta intensificando anche nel centro abitato di Fucecchio.
Il progetto presentato al ministero prevede una serie di azioni volte a contrastare il fenomeno. Dall’acquisto di materiali e mezzi alla formazione del personale, fino all’assunzione di nuovi agenti.
In particolare, saranno acquistati tre droni per i controlli nelle aree boschive e nei parchi, due auto civetta (mentre un’altra sarà allestita con una cella di contenimento) e alcuni materiali specifici, come le bilance di precisione.
Quindi saranno assunti due agenti per sei mesi per poterne destinare due a tempo indeterminato all’attività di controllo.
Inoltre, è previsto il potenziamento della vigilanza con l’utilizzo di straordinari.
Mentre sul fronte della formazione saranno organizzati dei corsi specifici per gli agenti e altri all’interno delle scuole sia per gli studenti che per le famiglie.
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