Il settore immobiliare guarda a Staranzano: 7.000 metri quadrati di nuove abitazioni
STARANZANO Se a Monfalcone, comune ad alta tensione abitativa, la domanda di nuovi alloggi si fa acuta, per la progressiva saturazione del suolo a disposizione, al netto degli ultimi interventi edilizi nella zona di via Capitello del Cristo, a Staranzano invece l’investimento sul mattone non conosce sosta. Ha preso infatti slancio negli ultimi mesi la realizzazione di un nuovo comparto residenziale da 7.000 metri quadri e sei lotti edificabili in forma variabile, da villetta singola a bifamiliare e quadrifamiliare, denominato C3a, lungo strada della Vidussa. Un quartiere, come spiega l’assessore ai Lavori pubblici Manuela Tomadin, che «punta al risparmio energetico, all’integrazione con la rete ciclabile e alla qualità degli spazi verdi, di fianco ad aree di sosta drenanti e altre opere di riqualificazione nelle zone adiacenti», a compensazione degli oneri di urbanizzazione. Altro aspetto nient’affatto secondario: il controllo dell’impatto degli scarichi fognari nei condotti comunali, con un sistema di dispersione delle acque meteoriche bianche separato da quelle fognarie (realizzato settimane fa). E dunque il superamento delle attuali reti miste.
«In considerazione della dimensione del collettore esistente, che risulta già sottodimensionato e per evitare problematiche di funzionamento – chiarisce Tomadin – si è previsto di convogliare il solo quantitativo delle acque di “prima pioggia”, con apposito trattamento, mentre il quantitativo eccedente sarà conferito al suolo tramite idoneo sistema di dispersione». Titolare dell’ampio comparto «l’impresa immobiliare Deriva srl, mentre a procedere materialmente è la Costruzioni Isonzo».
Il Piano attuativo del comparto C3a, che è stato approvato in massima assise all’unanimità il 4 marzo, completa le previsioni urbanistiche del Piano regolatore vigente nel quartiere posto a 500 metri dal centro. Un’area delimitata a est dalle vie Rence e Sarajevo, a nord-ovest appunto da strada della Vidussa e, per la rimanente parte, da campi coltivati. La realizzazione andrà a variare la viabilità: un asse centrale a senso unico consentirà il collegamento tra strada della Vidussa e via Sarajevo, sempre nell’ottica di zona 30. Affiancato un percorso ciclopedonale in connessione ai tracciati esistenti e park di servizio. A corredo opere di sistemazione sulle aree esterne di proprietà pubblica e la previsione di alberature di media altezza con apparato radicale profondo.
Nei sei lotti edificazioni a bassa densità, in uniformità con il tessuto residenziale. Le costruzioni, all’insegna dei criteri di sostenibilità e risparmio energetico, prevedono l’uso di fonti rinnovabili. Quanto agli interventi di urbanizzazione primaria, iniziati d’estate, risultano a buon punto: completate le reti impiantistiche saranno avviati i primi cantieri delle unità residenziali. Ultima curiosità: la rete elettrica di distribuzione generale prevede la predisposizione per le utenze di carica dei veicoli elettrici nei lotti. Ma ci saranno pure due colonnine di ricarica su sosta pubblica: la prima vicino allo stallo dei disabili al centro dell’ambito, la seconda in via Sarajevo.