Мы в Telegram
Добавить новость
ru24.net
World News in Italian
Январь
2022

L’Unione europea investe in quattro ricercatori dell’Università di Padova: ecco chi sono e di cosa si occupano

0
L’Unione europea investe in quattro ricercatori dell’Università di Padova: ecco chi sono e di cosa si occupano

Il Bo è primo in Italia per progetti Erc finanziati. La rettrice Mapelli: «I risultati che otteniamo sono sempre un punto di partenza». Dai diamanti al cervello dei bambini, ecco i progetti finanziati

PADOVA. Catalizzatori per reazioni chimiche alimentati dalla luce solare, uno studio che reinterpreta la storia di Venezia, l’origine dell’acqua sulla Terra e i segreti dell’apprendimento in età infantile. L’Europa investe nella ricerca dell’Ateneo, finanziando ben quattro progetti con gli “starting grants” dell’European Research Council (Erc).

A ricevere il premio da parte dell’Unione Europea sono stati Luca Dell’Amico, ricercatore del dipartimento di Scienze chimiche, Ludovica Galeazzo, che collabora con l’Harvard University Center per gli studi rinascimentali italiani, Martha Giovanna Pamato, assegnista del dipartimento di Geoscienze e Silvia Benavides-Varela, ricercatrice di Psicologia dello sviluppo.

«Cominciare così l’ottocentesimo anno di vita è veramente rinfrancante» commenta la rettrice Daniela Mapelli. «I ricercatori che hanno ottenuto l’Erc Starting Grants ci restituiscono l’altissima qualità della ricerca che si svolge nell’Università di Padova. E mai come nel combattere la pandemia, l’importanza della ricerca è sotto gli occhi di tutti. Nell’anno in cui celebriamo la nostra storia, ovvero le conquiste ottenute da donne e uomini in otto secoli, è fondamentale l’attenzione al futuro: i risultati che otteniamo sono sempre punto di partenza, mai di arrivo. Siamo riusciti a intercettare finanziamenti in ognuno dei tre ambiti previsti dal bando, un altro ben segnale: l’interdisciplinarietà è uno dei maggiori punti di forza di un ateneo che vuole continuare a crescere». Il Bo quest’anno ha inoltre ottenuto più finanziamenti dall’Erc di ogni altro ateneo italiano.

«L’esito è motivo di grande soddisfazione» aggiunge il prorettore alla ricerca Fabio Zwirner « Le politiche messe in atto negli ultimi anni per i giovani stanno dando i loro frutti. A livello nazionale, ci deve far riflettere il fatto che sono arrivati in Italia 28 finanziamenti (quinti in Europa), ma che i ricercatori di italiani premiati, includendo quelli all’estero, sono 58 (secondi in Europa)».

Ludovica Galeazzo, Harvard University Center: «L’arcipelago di Venezia una città d’acqua diffusa in una corona di isole»

144539050.jpg

Ludovica Galeazzo, ricercatrice dell’Harvard University Center for Italian Renaissence Studies – il centro per gli studi sul Rinascimento italiano dell’università di Boston – ha ricevuto uno dei quattro “grants” assegnati dall’European Research Council ad altrettanti ricercatori eccellenti padovani. Il suo lavoro, intitolato “Venice’s Nissology. Reframing the Lagoon City as an Archipelago: A Model for Spatial and Temporal Urban Analysis (16th-21st centuries)”, vuole raccontare la città lagunare problematizzando le divisioni territoriali che la composizione insulare del territorio necessariamente comporta, ma che storicamente sono state sottovalutate. «Nella tradizione storica Venezia è città priva di mura e porte e quindi di periferie» spiega Galeazzo.

«VeNiss scardina tale paradigma per indagare i rapporti urbani, politici e culturali che legano la capitale marciana alla corona di oltre sessanta isole del suo territorio. Dal XVI secolo i centri pelagici entrarono sistematicamente nella rete capillare di infrastrutture per l’approvvigionamento, la difesa, la cura e la ritualità cittadina. In campo artistico e architettonico talvolta idee e soluzioni nate in laguna scavalcarono il centro storico per diffondersi nella Penisola veicolate dalle comunità religiose. Anche l’ampia produzione di atlanti e isolari servì a consolidare l’identità “arcipelagica” di Venezia come città d’acqua diffusa. VeNiss indaga questo costrutto fisico e teorico attraverso un progetto che coniuga storia sociale, architettura, arte e studi letterari con tecnologie digitali avanzate. Nel riconcepire Venezia come un arcipelago, VeNiss reinterpreta il ruolo dei margini nell’organizzazione urbana, nelle pratiche socio-economiche e nella produzione artistica». 

***

Luca Dell’Amico, Scienze chimiche: «Sfrutto la luce del sole come catalizzatore di reazioni tra molecole

144539035.jpg

Sfruttare la luce del sole, fonte inesauribile di energia, per catalizzare reazioni chimiche e aprire una nuova frontiera più sostenibile per la ricerca. È l’obiettivo dello studio di Luca Dell’Amico, ricercatore del dipartimento di Scienze chimiche, vincitore di un grant da parte dell’Erc con il progetto “Synthetic Bimodal Photoredox Catalysis: Unlocking New Sustainable Light-Driven Reactivity”. L’Erc, istituito dall’Unione Europea nel 2007, è la principale organizzazione europea di finanziamento per la ricerca di frontiera di eccellenza. Sovvenziona ricercatori creativi di qualsiasi nazionalità ed età in ogni paese dell’Unione.

La ricerca di Dell’Amico mira a potenziare le possibilità di utilizzo della luce solare, una fonte energetica totalmente sostenibile, nella scienza chimica. La luce solare è infatti un reagente in grado di promuovere la costruzione e la trasformazione delle molecole. I fotocatalizzatori svolgono un ruolo chiave in questi processi.

«In questo progetto di ricerca» spiega il ricercatore «utilizzerò relazioni struttura-proprietà per definire nuovi fotocatalizzatori organici bimodali in grado di catalizzare eventi fotochimici complessi, esplorarne la reattività per mezzo dei loro ioni radicali, andando oltre gli approcci convenzionali e capitalizzare la nuova reattività per sviluppare nuove trasformazioni di composti biologici in condizioni fisiologiche. Questi tre concetti del progetto saranno realizzati studiando le proprietà fisico-chimiche dei fotocatalizzatori e gli eventi chimici luminosi. Nel complesso, il sistema fornirà nuovi strumenti concettuali e sperimentali per la costruzione e la funzionalizzazione sostenibile e sicura di molecole bioattive, aprendo la strada a una nuova dimensione della chimica sostenibile promossa dalla luce». 

***

Martha Giovanna Pamato, Geoscienze: «I diamanti sono la chiave per svelare l’origine dell’acqua sulla Terra»

144539042.jpg

«Diamonds as the key to unravel the origin of Earth’s water». Studiare i diamanti per svelare un vero e proprio mistero delle scienze naturali, e in particolare geologiche: l’origine dell’acqua sulla Terra. Il lavoro di ricerca di Martha Giovanna Pamato, assegnista del dipartimento di Geoscienze premiata con un finanziamento da parte dell’Erc, indaga un quesito primordiale attraverso lo studio degli atomi di idrogeno contenuti in alcuni diamanti naturali datati nell’ordine dei miliardi di anni (la Terra ne ha circa 4,5).

«L’origine dell’acqua sulla Terra è tutt’oggi un mistero irrisolto nelle scienze della Terra», spiega Pamato. «Una risposta al quesito è fondamentale per valutare la storia evolutiva e la struttura della Terra come la intendiamo oggi e identificare le condizioni necessarie alla creazione e sopravvivenza della vita sul pianeta. Il confronto del rapporto primordiale deuterio/idrogeno (D/H) sulla Terra (il rapporto tra la quantità di idrogeno e quella del suo isotopo contente un neutrone in più, ndr) con quello degli altri oggetti del sistema solare potrebbe rappresentare la chiave per risolvere il quesito della provenienza dell’acqua. L’obiettivo globale del progetto è di determinare il rapporto D/H della Terra investigando il contenuto di H e la sua composizione isotopica in diamanti naturali datati da 3,5 a 0,09 miliardi di anni».

Gli innovativi risultati della ricerca saranno fondamentali per stabilire l’origine dell’acqua sulla Terra e quali implicazioni abbia sull’abitabilità dei pianeti.

«In un’era dove le agenzie spaziali sono alla ricerca di pianeti potenzialmente abitabili e di vita extraterrestre, le nuove conoscenze provenienti da questa ricerca saranno fondamentali per comprendere l’evoluzione geologica e biologica dei pianeti del Sistema solare e oltre». 

***

Silvia Benavides-Varela, Psicologia: «Nel cervello dei bimbi alla ricerca dei segreti dell’abilità linguistica»

144539069.jpg

Perché i bambini sembrano apprendere le lingue con maggiore facilità? Cosa rende il loro cervello così adatto all’apprendimento, nonostante capacità cognitive ridotte rispetto agli adulti? La ricerca si Silvia Benavides-Varela, ricercatrice del dipartimento di Psicologia dello sviluppo e della socializzazione, vincitrice di un prestigioso finanziamento da parte dell’European Research Council, cerca di rispondere a questa domanda. «Sebbene i bambini abbiano prestazioni inferiori rispetto agli adulti in molti compiti cognitivi, sono più competenti per imparare il linguaggio», spiega Benavides-Varela.

«I neonati devono avere accesso a sistemi di elaborazione e memoria eccezionali in cui il segnale vocale rimane facilmente codificato. Tuttavia, rimangono in gran parte ignote le prime architetture cognitive e neurali della memoria e in che misura queste influiscano sull’acquisizione del linguaggio». Il progetto di ricerca, intitolato “Infant verbal Memory IN Development: a window for understanding language constraints and brain plasticity from birth”, mira a fornire nuove informazioni su come i ricordi si formano alla nascita e talvolta vengono conservati per periodi più lunghi; come variano le capacità di memoria verbale dei bambini man mano che il loro cervello si evolve nei primi mesi di vita; se la memoria verbale può spiegare le abilità linguistiche dei bambini con misure utilizzate sia in laboratorio che nelle attività quotidiane.

«Tutto questo utilizzando un approccio innovativo» aggiunge la ricercatrice «che combina tecniche comportamentali, di neuroimaging, polisonnografia e registrazioni naturalistiche nei neonati e infanti a sviluppo tipico e a rischio di disturbi del linguaggio. Lo studio contribuirà a descrivere ciò che rende il cervello di un bambino pronto per il linguaggio». —




Moscow.media
Частные объявления сегодня





Rss.plus




Спорт в России и мире

Новости спорта


Новости тенниса
Андрей Рублёв

Рублев не отстал от «Реала»! Как русская звезда тенниса покорила Мадрид






В 6-м туре женского «командника» в Сочи шахматная сборная Москвы разгромила краснодарок, а «Сима-ленд» справилась с Татарстаном

Подозреваемый в убийстве русской модели в Турции схвачен в Германии: Подробности громкого дела

Движение автобусов и электротранспорта будет ограничено в Томске 9 мая

Видели смерть, но не разучились смеяться. Советские режиссеры-фронтовики