L’autore vogherese lo scorso anno portò Fedez e Francesca Michielin a sfiorare la vittoria nel Festival
VOGHERA. L’anno scorso la sua “Chiamami per nome”, scritta insieme a Mahmood e interpretata da Fedez e Francesca Michielin, arrivò seconda al Festival di Sanremo. Nel 2018 era toccato a “Il mondo prima di te” di Annalisa (terza classificata) e a “Frida” dei The Kolors (nona). Quest’anno l’autore vogherese Alessandro Raina torna a proporre in gara uno dei suoi brani, affidato all’esordiente Tananai, nome d’arte del ventiseienne Alberto Cotta Ramusino.
Il cantante, giunto secondo a Sanremo Giovani, si è conquistato così il proprio posto tra i Big, e si esibirà sul palco dell’Ariston con “Sesso occasionale”: «Il pezzo – racconta Raina – ha un titolo volutamente provocatorio, ma di fatto è un vero e proprio inno all’amore monogamo, perfettamente in linea con il carattere fortemente autoironico di Tananai. Racconta ciò che sanno tutti coloro i quali hanno provato entrambe le dimensioni dell’intimità: che quella più matura, del rapporto di coppia, è di gran lunga più soddisfacente di quella superficiale e disimpegnata. Quanto allo stile del pezzo, è un pop elettronico molto orecchiabile, in cui abbiamo voluto giocare con qualche citazione tratta dalle classiche sonorità della canzone italiana, in un modo simile a quanto fatto l’anno scorso da Colapesce e Dimartino con “Musica leggerissima”».
Enfant terrible della scena indie contemporanea, Tananai è giovane di età ma ha già collezionato una serie di importanti esperienze nel mondo musicale: «Partito come dj e producer – spiega Raina – dopo qualche anno ha messo in piedi il suo progetto solista, con cui ha esordito nel 2019 lanciando i singoli “Volersi male”, “Bear Gryllis”, “Ichnusa” e “Calcutta”. A gennaio 2020 è uscito per Sugar Music il brano “Giugno”, estratto dall’ EP “Piccoli Boati” e a marzo 2021 è stata la volta di “Baby Goddamn” primo singolo per Polydor/Universal, seguito da “Maleducazione” scritto e prodotto dallo stesso Tananai. Più di recente ha fatto un featuring nel nuovo album di Fedez (lo sentiamo nella traccia “Le madri degli altri”) e ha realizzato un remix per Jovanotti. Io con lui avevo già collaborato in passato (è anche comparso nel video del mio brano “Lana Del Rey”) ma da quando è entrato in Universal i nostri contatti si sono fatti più stretti: mi piacciono il suo approccio danzereccio ed elettronico, mi piace la sua immagine lontana da quei canoni malinconici dell’indie italiano, ma soprattutto credo nelle sue prospettive future perché è abbastanza giovane per parlare ai giovani e abbastanza maturo per affermarsi sul mercato. Sono certo che esploderà a breve: appena il grande pubblico lo scoprirà, finirà per innamorarsene». —
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