L’addio del mondo dell’associazionismo di Mestre a Mario e Luisa scomparsi assieme: uniti fino alla fine
Mestre, nella sala del commiato di Chirignago i due feretri vicini, cosparsi di girasoli e rose rosse. Dietro, in uno schermo, le immagini felici della loro vita, dei viaggi, dell’impegno sociale e civile per la città
MESTRE. «Sono scomparsi assieme, come assieme erano vissuti e quando dicevamo Mario e Luisa o “la Luisa di Mario”, nessuno di noi immaginava che il destino ci avrebbe preso sul serio, o gli dei benevoli che visitano gli umani in incognito».
In tanti sabato mattina, hanno voluto rendere omaggio nella sala dei riti civili del cimitero di Chirignago, a Luisa Colio e Mario Tonello, marito e moglie mancati a sette giorni di distanza l’uno dall’altra, entrambi ex professori in pensione, entrambi attivi nella vita sociale e civile della città, entrambi molto amati. Tra i presenti il direttore del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, Carlo Bendoricchio, con il quale Mario collaborava, i comitati del Forum Marzenego e di viale San Marco, l’associazione StoriAmestre, rappresentanti dei ferrovieri e dell’associazione Le Calamite, molti dei gruppi in cui i coniugi erano impegnati in prima persona.
I due feretri in mezzo alla sala, sopra le loro foto, girasoli per Luisa, un tripudio di rose gialle e rosse per Mario. In uno schermo sul muro, scorrevano le immagini felici della loro vita, dei loro viaggi, degli amici.
Per primo ha preso la parola Piero Brunello, in veste di amico della coppia, e di presidente di StoriaMestre: «Mario ci aveva telefonato il sabato per dirci che situazione di Luisa era precipitata, che quella era la penultima telefonata e che l’ultima sapevamo cosa significava. Nella notte tra domenica e lunedì Luisa è mancata e alla notizia della sua morte lui ha avuto un crollo, e quella che doveva essere l’ultima telefonata per Luisa era davvero l’ultima, perché riguardava tutti e due, uniti fino alla fine della vita».
Mario Tonello è stato l'anima, insieme a Giorgio Sarto, presente oggi, del gruppo per il Contratto di Fiume Marzenego e di StoriAmeste. «Ha percorso a piedi tutto il Marzenego lungo una riva e anche l'altra preparando una carta di 7 metri del fiume, è andato alla ricerca delle sorgenti e ha cercato il nome dei piccoli corsi collegati». Con Giorgio Sarto ha preparato una mostra sul corso d’acqua della città, presentando un progetto di parco del Marzenego metropolitano che ora anche le istituzione comunali lambite dal percorso stanno accogliendo.
Luisa è stata l’anima dell’educazione informatica e civica e instancabile promotrice sociale. Fu presidente dell'associazione culturale “Le Calamite”, nonché fondatrice del Centro Internet di Marghera, tra i più importanti avamposti dell'educazione digitale e informatica d'Italia. Tra i presenti sabato Fabrizio Zabeo, del Forum e dei Contratti di Fiume, così come Renzo Centenario, per il dopolavoro ferroviario. Per Le Calamite hanno parlato Doriana Cafasso e Roberta Cazzaro.
Amici e rappresentanti hanno preso la parola, per ricordare moglie e marito, morti a sette giorni di distanza l’uno dall’altra.
Una storia toccante, quella della coppia di “prof”. Il 10 gennaio, quando la moglie Luisa Colio ha esalato l’ultimo respiro, all’ospedale dell’Angelo, il suo cuore non ha retto il colpo. È stato colto da un improvviso malore, con tutta probabilità un’emorragia cerebrale, ed è stato ricoverato nell’ospedale dove la sua compagna di vita era appena spirata e dove è mancato a una settimana di distanza, lasciando tutti senza parole.