Precaria a scuola non riceve la paga da ottobre, chiede aiuto al parroco che le dona un contributo per pagare il mutuo
foto da Quotidiani locali
SACILE. Da ottobre 2021 lavora, ma non prende lo stipendio a scuola e ha chiesto aiuto al prete del quartiere: una bidella precaria a Sacile è la punta dell’iceberg della sofferenza di 200 supplenti. Assunti nell’organico Covid e mai pagati da quattro mesi: per la bidella anche Carnevale si annuncia amaro, dopo un Natale 2021 senza panettone. «Il sacerdote si è commosso di fronte alla disperazione della bidella precaria e ha dato un aiuto di circa 200 euro per il mutuo casa, perché ha la banca alle costole».
Giuseppe Mancaniello, sindacalista Flc-Cgil, racconta nella sede in via Carli la via Crucis dei precari: nelle scuole mancano i supplenti ma quelli che ci sono, non li pagano. «Doppio danno – spiega Mancaniello – perché quando arriveranno i salari, cioè circa 3.800 euro a testa, non avranno le detrazioni fiscali in busta paga che saranno, prima o poi, visibili sul portale web Noipa. Quindi un salario di mille euro sarà decurtato di 250. la soluzione può essere il recupero delle somme non detratte 2021 nella denuncia dei redditi 730, ma non tutti i precari la presenteranno».
Un caos gestionale: mancano risorse al ministero dell’Istruzione. «La disperazione di una bidella che ha figli a carico è il simbolo di un’ingiustizia – aggiunge Mancaniello –. Tanti supplenti sono al verde e non tutti trovano un prete generoso: il ministero deve accreditare le somme e pagare. Il salario è un diritto per chi lavora».
I bidelli, amministrativi e insegnanti del cosiddetto “organico Covid” sono stati assunti per sanificare aule e corridoi, per controllare ingressi e uscite senza assembramenti, per dare supporto. «Non percepiscono lo stipendio con regolarità da un anno – sottolinea il sindacalista Flc-Cgil –. Le cose si sono aggravate e le criticità nelle famiglie dei precari sono inaccettabili. Il ritardo nel pagamento dei contratti di supplenza 2021-2022 è vergognoso e richiede un intervento urgente per liquidare i ratei stipendiali insoluti».
Un anno fa la situazione dell’organico Covid era critica sul fronte dei salari “sospesi” e torna il disagio dei supplenti che devono anticipare le spese di affitto, fare il pieno di benzina per spostarsi da casa a scuola, comprare il cibo