Nuovo ponte tra Acquanegra e Calvatone
Il manufatto attuale verrà demolito: il cantiere costerà 2,5 milioni. Ma l’ultima parola spetta alla Sovrintendenza
ACQUANEGRA SUL CHIESE. Non un restyling, ma una nuova opera costruita da zero. L’attuale ponte che collega Acquanegra sul Chiese e Calvatone verrà demolito, al suo posto un manufatto che costerà 2,5 milioni di euro. I fondi arriveranno dalle Province di Mantova e Cremona e dalla Regione.
L’ok di cremona
Nei giorni scorsi è arrivato l’ultimo ok, quello cremonese, attraverso una determina che ufficializza l’intenzione di iniziare gli studi propedeutici all’apertura del cantiere. Al momento non si conosce il cronoprogramma, ma la sindaca di Acquanegra Monica De Pieri può esultare: «Insieme alla collega di Calvatone abbiamo lavorato tanto per arrivare a questo punto, si tratta di un’opera attesa da tanti anni e importante per il territorio».
Protocollo d’intesa
Ad agosto dell’anno scorso le Province di Mantova e Cremona avevano approvato un protocollo di intesa per il ponte sull’Oglio: le ipotesi sul tavolo erano due, la ristrutturazione e l’abbattimento. Il documento firmato dal responsabile dei Lavori pubblici per la Provincia di Cremona ufficializza la scelta: basta interventi di manutenzione, serve un ponte nuovo. L’obiettivo è ottenere i dovuti indici di sicurezza nonché una maggiore fruibilità dell’itinerario viabilistico da parte dell’utenza.
Un secolo di storia
Il manufatto, a struttura reticolare in acciaio, è stato realizzato nel 1909 in sostituzione di un precedente ponte in barche a pedaggio. Attualmente la manutenzione ordinaria della struttura e del piano viabile è in carico alla Provincia di Mantova. La manutenzione straordinaria, invece, è sempre stata svolta dalla Provincia di Mantova ma con costi ripartiti al 50% tra le due Province.
I limiti
Il ponte ha dei limiti strutturali palesi e infatti da molti anni si discute del suo futuro. I molti interventi di manutenzione che si sono susseguiti non sono bastati a evitare chiusure frequenti. E questo nonostante diverse limitazioni pensate per assicurare la conservazione del ponte: portata di 3,5 tonnellate, velocità massima 10 Km/h. Insomma, il collegamento stradale tra il Mantovano e il Cremonese richiede uno sforzo economico importante, concetto su cui entrambi gli enti concordano.
Sovrintendenza decisiva
La volontà di costruire il nuovo ponte, ora, dovrà essere sottoposta al vaglio della Sovrintendenza dei Beni culturali, l’ente che ha l’ultima parola sul manufatto. Gli amministratori locali mantovani e cremonesi sperano che arrivi l’ok nel più breve tempo possibile.