Stagista morto a 18 anni in azienda, indagato anche l’operaio che lo aveva soccorso: i nomi delle persone coinvolte
foto da Quotidiani locali
PAVIA DI UDINE. Negli occhi ha ancora quelli, tragicamente spenti, di Lorenzo Parelli. Era stato lui il primo a soccorrerlo, venerdì pomeriggio, quando una barra d’acciaio di 150 chili lo travolse, uccidendolo a soli 18 anni, mentre, studente dell’istituto salesiano Bearzi, stava partecipando all’ultimo giorno di tirocinio alla Burimec di Lauzacco.
Claudio Morandini è uno degli operai che si trovavano all’interno dell’area in cui, attorno alle 14.30, è avvenuto l’infortunio. Ed è anche il secondo nome che la Procura di Udine ha iscritto sul registro degli indagati, come atto di garanzia in vista dell’autopsia in programma oggi, dopo quello di Pietro Schneider, 71 anni, legale rappresentante dell’azienda che, alle porte di Pavia di Udine, realizza sistemi di pesatura industriale e impianti meccanici per la siderurgia. «Non ha incarichi dentro l’azienda», tiene a precisare subito l’avvocato Daniele Pezzetta, che lo difende insieme al collega Alessandro Ventura. «Ed è ancora choccato per quel che ha visto ed è successo, essendo stato il primo, o tra i primi, a portargli soccorso», aggiunge.
Un dipendente della Burimec senza alcuna delega, per esempio alla sicurezza, dunque. E neppure il tutor aziendale di stage cui Lorenzo era stato affidato e che, a quanto appreso, quel giorno non c’era: assente per malattia e sostituito nella supervisione da un supplente.
Perché il pm Lucia Terzariol, titolare del fascicolo aperto sul caso per omicidio colposo, abbia ritenuto di coinvolgerlo nell’inchiesta, o meglio, in questa primissima fase delle indagini preliminari, ipotizzando una qualche forma di negligenza, imperizia o imprudenza nelle sue condotte, lo si capirà forse nelle prossime ore.
Certo è che, sul tavolo del magistrato, dopo gli accertamenti delegati tanto ai carabinieri del Nucleo investigativo di Udine e ai colleghi della Compagnia di Palmanova, quanto al personale del Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria, ci sono i verbali delle dichiarazioni rese dalle persone presenti alla tragedia, come persone informate sui fatti, e i documenti sequestrati in azienda, a cominciare dal protocollo scuola-lavoro.
Due, fin dal primo momento, i quesiti cui gli inquirenti sono stati chiamati a cercare una risposta: se la mansione che lo studente stava effettuando fosse compatibile con il suo progetto di stage aziendale, inquadrato nel sistema duale, e cosa abbia provocato l’improvvisa caduta della putrella che lo ha travolto, colpendolo alla testa e determinandone il decesso quasi immediato.
Il primo riscontro investigativo si avrà oggi, con l’esame autoptico, che il medico legale Carlo Moreschi potrebbe decidere di eseguire già in mattinata, dopo il conferimento dell’incarico da parte della Procura.
All’appuntamento, alla sezione di Polizia giudiziaria dei carabinieri, si presenteranno anche i difensori degli indagati - Schneider ha nominato l’avvocato Stefano Buonocore -, mentre alle operazioni peritali potranno partecipare i rispettivi consulenti. La famiglia di Lorenzo, che risiede a Morsano di Strada, è rappresentata dall’avvocato Stefano Fruttarolo e potrà a sua volta avvalersi di un consulente.