Belluno, Cobra gang: patteggiano in due. Cade l’accusa di violenza sessuale di gruppo

BELLUNO. Due rinvii a giudizio, due patteggiamenti, tre assoluzioni in abbreviato, due sospensioni per messa alla prova, stralciata la posizione di un minore di cui si occuperà la giustizia minorile veneziana. Per tutti, tranne per un imputato minorenne all’epoca dei fatti, è saltata l’accusa di violenza sessuale di gruppo: quella che veniva imputata al gruppo per il presunto palpeggiamento di una ragazza a bordo di un pullman. Il reato rimane a carico di un solo ragazzo, oggi ventenne, la cui posizione è stata stralciata e gli atti inviati alla procura minori di Venezia (avvocato Mazzucco).

È finito così, davanti al Gup Marson, l’inchiesta a carico dei ragazzi della “Cobra gang”. Undici giovani, tra bellunesi e stranieri, individuati come autori di svariati reati accaduti tra il 2018 e il 2019, alle sagre di Polpet e Limana e a Belluno, a bordo di un autobus. I reati vanno dalla rapina impropria alla violenza sessuale di gruppo, lesioni e pestaggi senza motivo in piazza.

Ieri il Gup, nella sala al terzo piano del tribunale che poteva contenere tutte le parti in causa, ha emesso la sentenza per ogni imputato per il quale la procura (pm Roberta Gallego) aveva chiesto il rinvio a giudizio. In sede di udienza preliminare la quasi totalità degli imputati ha dunque chiesto dei riti alternativi: patteggiamenti e abbreviati.

Mohamed Bouchtaoui (avvocati Ponticiello e La Grua) ha patteggiato 2 anni e mezzo: una sfilza di reati per lui, dalla rapina alle minacce, lesioni, molestie e esercizio arbitrario delle proprie ragioni (i suoi legali si attiveranno per la messa in comunità). Ha patteggiato sei mesi e risarcito Fahed Lambarki, 21enne accusato di minacce e lesioni (avvocato Enrico Rech).

Non c’entra con la Cobra Gang Andrea Guarneri (avvoctai Azzalini e Fioraso): il 21enne di Belluno è stato assolto con formula piena dal Gup nell’abbreviato non condizionato. Le indagini difensive hanno dimostrato che con la violenza sessuale (palpeggiamenti) non c’entrava proprio: alcuni ragazzi che quel giorno contestato erano presenti sul bus hanno escluso la partecipazione del giovane alle molestie sulla studentessa. Di più: dai 58 verbali in atti sui fatti, dalle rubriche telefoniche e dalle foto, non risultano riferimenti di testimonianze o della presenza del ragazzo nel gruppo sotto accusa. «Non ha mai condiviso nulla con loro», ripetono dallo studio Azzalini e così hanno spiegato in aula. Il Gup ha assolto con formula piena.

Abbreviato e assoluzione per un altro 21enne bellunese, Daniele Fenti (avvocato Francesca Larese): per lui il Gup ha accolto la messa alla prova (era accusato anche di minacce e lesioni) e ha assolto per la violenza sessuale.

Assolta per non aver commesso il fatto anche Selena Mbozò o Ruth Peroly (avvocato Xaiz): anche per la 21enne è caduta in abbreviato l’accusa (l’unica a carico) di violenza sessuale di gruppo.

Rinviati a giudizio Fioraib Shaqja, cadorino di 23 anni (avvocato Rasera Berna), e Raouf Younes Mazaz (avvocato Mauro Gasperin): accusati di lesioni, entrambi andranno a processo il 6 marzo 2023. Shaqja doveva rispondere delle lesioni procurate a Anoir El Kamali (avvocato Mazzoccoli), a sua volta accusato di rapina e lesioni: l’uno contro l’altro, sono finiti entrambi dal giudice. El Kamali è stato prosciolto dalle accuse di lesioni e la rapina è stata derubricata in furto: per questo il suo difensore ha potuto chiedere la messa alla prova, accordata. Sarà parte civile nel processo contro Shaqja che invece paventerà la legittima difesa.

Condannato a un anno per lesioni, Sofian Dhaih (avvocato Mauro Gasperin), che doveva rispondere di minacce e lesioni (assolto anche lui per la violenza sessuale); sospensione per messa alla prova per Francesco Burigo (avvocato Bastianon), che rispondeva di lesioni.