Sfrattati dall’incendio: ora potranno tornare in casa a riprendersi ciò che si è salvato
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Nuova ordinanza del sindaco al termine della messa in sicurezza. Prosegue la raccolta di fondi per aiutare le famiglie a trovare una nuova sistemazione
VIADANA. È stato completato un primo parziale intervento di messa in sicurezza della palazzina di via Manfrassina devastata da un incendio la sera del 12 gennaio scorso: di conseguenza, il sindaco Nicola Cavatorta ha rimosso il divieto di accesso all’edificio.
Il rogo, partito da un appartamento del sottotetto, aveva distrutto gli alloggi dell’ultimo piano e reso inagibili quelli dei piani sottostanti. Per motivi precauzionali, nei giorni successivi gli inquilini erano potuti tornare nell’abitazione solo in presenza dei vigili del fuoco. Ora però la loro presenza non è più necessaria: il primo cittadino ha pertanto firmato un’ordinanza che, da domani, consentirà a proprietari e inquilini di accedere alle unità abitative dell’immobile, per recuperare i propri effetti personali o per l’effettuazione di sopralluoghi, alla sola condizione che l’accesso avvenga sotto la vigilanza dei tecnici o degli addetti delle imprese deputate alla messa in sicurezza e al ripristino dello stabile.
Stamattina, peraltro, i vigili del fuoco saranno ancora sul posto, nel caso i residenti abbiano bisogno di entrare. Cavatorta coglie l’occasione per ringraziarli: «I vigili del fuoco hanno assicurato una grande disponibilità, che si è protratta ben oltre l’intervento della notte del 12 gennaio».
La nuova ordinanza conferma il divieto di utilizzo dell’edificio a fini abitativi. Nell’immediatezza i sette nuclei famigliari coinvolti, una quindicina di persone, erano stati ospitati da parenti o amici, oppure in camere d’albergo messe a disposizione dal Comune.
Ora tutti stanno cercando, per quanto possibile, di tornare alla normalità: con febbraio, almeno tre famiglie entreranno in un nuovo appartamento in affitto.
Bisognerà però ricomprare mobili, elettrodomestici, vestiti: per questo proseguono le iniziative di solidarietà. Sulla piattaforma online GoFundMe è attiva la raccolta fondi promossa da Denise Lottici, figlia di una delle coppie rimaste senza casa, in favore dei genitori e delle altre famiglie coinvolte. Sinora sono stati raccolti circa 7.400 euro.
Prosegue pure l’impegno dell’associazione Arces. Tanti cittadini hanno messo a disposizione mobili e abiti, al punto che per alcuni articoli si è dovuta sospendere momentaneamente la raccolta in attesa di avere più chiaro il quadro della situazione e di come procedere con la distribuzione. I promotori peraltro ringraziano da subito per la generosità tutti coloro che hanno voluto e vorranno manifestare concreta vicinanza.