Lutto nel mondo del vino, muore imprenditrice di 54 anni: “Sei stata un faro e un esempio per tutti noi"
![Lutto nel mondo del vino, muore imprenditrice di 54 anni: “Sei stata un faro e un esempio per tutti noi](https://iltirreno.gelocal.it/image/contentid/policy:1.41183149:1643535444/image.jpg)
Cerreto Guidi, insieme al padre ha gestito la Tenuta di Villa Petriolo. Era conosciuta e apprezzata nel mondo dell’enologia
CERRETO GUIDI. Lutto nel mondo internazionale del vino. A soli 54 anni, sconfitta da un male contro il quale lottava da tempo, è morta a Milano Silvia Maestrelli, imprenditrice vitivinicola ed enologa originaria di Cerreto Guidi, molto conosciuta nel settore. Lascia la figlia Lavinia.
Nata a Firenze, proviene da una importante famiglia di imprenditori. Il padre Moreno Maestrelli, scomparso nel 2013, era titolare della cartotecnica Maestrelli di Sovigliana di Vinci, e aveva fondato a Cerreto Guidi la Tenuta di Villa Petriolo, dove la 54enne era coinvolta nella gestione insieme alla sorella Simona. Un’attività imprenditoriale che si fonda sul vino e sull’ospitalità di livello, tra benessere e buon cibo nell’osteria di Golpaja. Si era poi trasferita a Milano con il compagno Roberto Silva (anche lui scomparso), si divideva tra il capoluogo lombardo e le sue terre toscane.
Poi nel 2006 l’avventura in Sicilia, alle pendici dell’Etna, con l’apertura della Tenuta di Fessina (sette ettari di vigneto ad alberello di Nerello Mascalese), nella frazione di Rovvittello del comune di Castiglione di Sicilia, in provincia di Catania. “Il desiderio di Silvia Maestrelli è stato, sin dall’inizio, quello di creare “un luogo di bellezza, tra terra e spirito”, più che una cantina in senso stretto - si legge sul sito della Tenuta - pioniera e donna ha creato in soli 10 anni dalla fondazione, una cantina di riferimento e riconoscibilità della zona etnea, anch’essa espressione nel mondo della nuova viticoltura siciliana”.
Questo il ricordo dei dipendenti e dei collaboratori della Tenuta di Fessina. “Sei stata un faro ed un esempio per tutti noi, attraverso la tua sensibilità e la tua gentilezza ci hai insegnato cosa voglia dire sacrificio e passione, amore per un lavoro e cura per le cose care. Hai creato un progetto e nel contempo una casa, una azienda, ma anche una famiglia. Quello che lasci non è solo un ricordo, ma un tesoro, un dono che porteremo con noi per sempre. La tua energia, la tua generosità e la tua forza ci accompagneranno nei momenti più difficili. Ci uniamo alla famiglia e alla figlia Lavinia nel cordoglio. Sappiamo che sei serena lassù, continueremo a portare avanti con orgoglio ed amore i tuoi insegnamenti. Grazie per tutto”.
Il mondo italiano del vino piange questa imprenditrice che ha dato nuovo slancio all’enologia sull’Etna, ricavando anche da un antico palmento un luogo di ospitalità di livello. Per gli addetti ai lavori, “i vini prodotti in Sicilia hanno convinto e messo d’accordo tutti: giornalisti, addetti ai lavori, consumatori finali, un successo derivante dalla loro personalità, mai banali, dei quali era orgogliosa e fiera”, come scrive il sito specializzato intravino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA