Morto a 56 anni mentre faceva jogging: Antonino era sempre pronto ad aiutare le associazioni
foto da Quotidiani locali
CHIONS. Un lavoratore capace, esperto, con la propensione a collaborare con diverse associazioni di Chions, mettendo a disposizione le sue doti sartoriali. Antonino Corazza, il podista stroncato domenica 30 gennaio da un infarto, a 56 anni, mentre correva in via Villacricola, a Fagnigola, e il cui riconoscimento è avvenuto dopo diverse ore perché quando è stato rinvenuto non aveva con sé documenti, viene descritto come un uomo solare, legato alla famiglia e con spiccate doti professionali.
Era un dipendente del maglificio Mare di Chions, dove lavora pure la moglie, Paola Casagrande. Corazza lascia anche la figlia Giorgia.
La notizia della sua scomparsa ha destato cordoglio in paese, dove l’uomo era ben voluto. Dopo avere gestito per alcuni anni un laboratorio assieme alla sorella e a un’altra socia, era stato assunto dal laboratorio di alta sartoria Borean di Villotta. Da una decina d’anni lavorava al maglificio Mare. Il titolare dell’azienda, Mauro Bressan, lo ricorda commosso. «Antonino era un amico – dice –, una brava persona, lascia un vuoto non di poco conto nella nostra azienda. Aveva un’esperienza tale che gli consentiva di fare tutto. Era solare, una bella persona. Qui andava d’accordo con tutti. Siamo disperati».
Bressan, presidente della Polisportiva Chions, racconta poi dell’impegno di Corazza nel volontariato. «Se la mia società aveva bisogno di qualche lavoro sartoriale era sempre pronto e la stessa disponibilità l’aveva per altri gruppi del paese. Dava una mano, come cuoco, durante la sagra e collaborava per l’organizzazione del Carnevale».
Corazza aveva cominciato a correre una decina d’anni fa: anche nell’ambiente podistico è descritto come una persona socievole, sempre sorridente. La sua scomparsa ha colpito pure il sindaco, Renato Santin. «Non avevamo un particolare rapporto di conoscenza, ma ci salutavamo. Sono molto dispiaciuto».