«Papa Francesco a Pavia per Sant’Agostino»: l’invito per il 2023 dal Comitato e dai frati
Pavia, saranno 1.300 anni dalla traslazione delle spoglie del santo in San Pietro in Ciel d’Oro. Nel 2007 visita di Benedetto XVI
PAVIA. Papa Francesco a Pavia per i 1300 anni di Sant’Agostino? E’ l’auspicio del Comitato che dal 2006 opera per sottolineare il legame che la storia ha creato fra la città di Pavia e Sant’Agostino. Le spoglie del Padre della Chiesa riposano infatti nella basilica di San Pietro in Ciel d’Oro dall’VIII secolo, dopo essere giunte dalla Sardegna per volere di re Liutprando.
Ieri mattina, alla presentazione delle iniziative che si succederanno nel corso del 2022, in vista dell’anniversario del prossimo anno, padre Javier Perez Barba - assistente generale della Provincia Agostiniana - ha colto l’occasione per manifestare un desiderio cullato da tempo dalla comunità agostiniana, e non solo: «Avere il Papa con noi – ha detto – e far sì che Agostino diventi il patrono di tutti i vescovi del mondo».
Un invito al Santo Padre, ha spiegato il vescovo monsignor Corrado Sanguineti, è stato inviato da già da tempo, in concomitanza con la causa di beatificazione di don Enzo Boschetti.
L’ultima visita di Pontefice a Pavia è stata quella di Ratzinger nell’aprile del 2007. A San Pietro in Ciel d’Oro aveva celebrato una messa la domenica pomeriggio, prima di ripartire per Roma.
Lavori in corso
«Stiamo impostando un fitto programma di iniziative per celebrare l’evento della traslazione nel 2023 – ha spiegato ieri in basilica il presidente del Comitato Pavia per Sant’Agostino, Antonio Savini – Stiamo raccogliendo le risposte di realtà presenti in ambito locale e internazionale. Intanto partiamo con gli eventi in calendario quest’anno: rivolti a tutti, anche a chi è di fede diversa».
L’anniversario rappresenta un’occasione, da non perdere. Saranno richiesti l'Alto Patrocinio del Presidente del Parlamento Europeo, l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, il riconoscimento del Ministro della Cultura. «L’amministrazione comunale sarà parte attiva e centrale del processo organizzativo» ha assicurato il sindaco Fabrizio Fracassi.
«Le iniziative che avvieremo – aggiunge l’assessore alla Cultura Mariangela Singali Calisti – coinvolgeranno la città ma saranno anche l’occasione per consolidare sinergie con realtà italiane ed europee».
«Per la Chiesa pavese – ha fatto notare monsignor Sanguineti – è l’occasione per riscoprire il dono di questa presenza. So che è venerato da tanti pavesi ma non è ancora abbastanza conosciuto. Ed è una trascuratezza grave perché perdiamo un tesoro».
Il progetto di padre Giustino
«Sono stato qui a Pavia per otto anni, dal 2004 – ha ricordato padre Giustino Casciano, Priore della Provincia Agostiniana d'Italia – Ed era stata subito evidente la necessità di fare qualcosa perché Pavia sentisse Agostino come il proprio santo. Eppure non fu facile nemmeno riuscire a mettere in giro per la città i cartelli con la scritta “Tomba di sant’Agostino”». Serve un cambio di passo, lascia intendere. «Vorremmo portare a Pavia altri frati, ma i tempi sono difficili. La collaborazione dei laici e del comitato è importante» ha aggiunto.
E poi due vecchi desideri: «Spero ci sia spazio anche per uno studio approfondito delle reliquie, potrebbero essere più visibili, vicine agli sguardi dei visitatori. E poi la speranza di rimettere a nuovo la basilica, aprendo un collegamento con il Castello di cui tanto si era parlato».