La scommessa del liceo classico Bertoni di Udine: un telegiornale in greco antico
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foto da Quotidiani locali
UDINE. Far incontrare una lingua del passato con un mezzo di comunicazione moderno. È la scommessa del liceo classico Bertoni di Udine, che da questo mese di marzo lancerà un telegiornale in greco antico.
Un’iniziativa che il dirigente scolastico, Gabriele Ragogna, senza remore, definisce «unica nel suo genere», soprattutto perché non riguarderà temi “classici”, ma si focalizzerà sui fatti di attualità del mondo di oggi. «Qualcosa di analogo in latino già esiste – commenta il dirigente – ma, a quanto mi risulta, è la prima volta che viene utilizzato il greco antico».
L’antica lingua dei greci, quindi, conosciuta per essere protagonista, nei poemi omerici, per descrivere le gesta eroiche o i patimenti d’amore di personaggi senza tempo, diventerà strumento di comunicazione per raccontare ciò che accade al giorno d’oggi, nel mondo della scuola, ma non solo.
«Vogliamo sfatare l’idea che greco e latino, definite lingue morte, non riescano a essere utilizzate per esprimere accadimenti attuali – aggiunge Ragogna –. Ad esempio, quanto sta avvenendo in questi giorni in Ucraina».
In questa prima fase a leggere le notizie del telegiornale sarà lo stesso professor Ragogna, ma a contribuire ai contenuti e alla realizzazione vera e propria del tg saranno direttamente gli studenti, in modalità differente rispetto all’età e al grado di preparazione.
A occuparsi del montaggio per la versione finale del telegiornale, che andrà in onda sul canale YouTube della scuola entro la prima quindicina di marzo, sarà il professor Marco Citossi.
«I ragazzi hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa, così come i docenti. Utilizzeremo il greco antico vero e proprio, quello della tradizione classica», precisa Ragogna. Inizialmente il tg avrà una cadenza mensile, ma l’obiettivo del Bertoni è quello di aumentarne la frequenza dopo un periodo di rodaggio iniziale.
«Il progetto, come primo obiettivo – rimarca Ragogna – vuole offrire un intervento di modernità e di stimolo alla curiosità verso le discipline classiche che, dopo aver costituito a lungo l’ossatura della nostra formazione, oggi sembrano essere meno gettonate dai giovani.
A torto, se si pensa quanto il mondo del lavoro e della ricerca avanzata apprezzino chi ha una solida preparazione umanistica improntata alla logica, alle competenze comunicative e, allo stesso tempo, alla flessibilità di pensiero, qualità tipiche della preparazione offerta dallo studio del latino e del greco.
Il notiziario proposto dal Bertoni ha inoltre un’altra finalità, che può interessare maggiormente gli insegnanti: suggerire un’apertura verso nuove metodologie didattiche che non rinuncino alla precisione linguistica e filologica, ma sappiano includere una modalità più ampia e multiforme di approccio alle lingue classiche.
Crediamo che questa iniziativa – chiude Ragogna – possa dare luce non solo agli studi classici, ma anche alla nostra Udine, spesso ai margini (purtroppo) dei fermenti culturali».