È morta la storica pediatra Anna Andretta, aveva 101 anni
foto da Quotidiani locali
LIGNANO. Una pioniera in campo medico e sportivo. Così come dello sviluppo turistico di Lignano. Lei che, attraverso lo sci, aveva creato dei campi scuola in cui si educavano i ragazzi diabetici a curarsi autonomamente.
Con Anna Andretta, morta a 101 anni nella sua abitazione, se ne è andata una delle figure storiche della località. E la città le ha detto addio nel giorno in cui il figlio Francesco ha dovuto salutare per l’ultima volta la moglie Michela Dentelli, vinta dalla malattia a 67 anni.
Anny, come tutti la chiamavano, era nata a Zurigo. Dopo aver frequentato le scuole in Austria e Germania e il liceo in Svizzera, si era laureata in medicina a Padova.
Aveva poi preso servizio come pediatra nella località facendo diventare il suo studio in via dei Giochi un punto di riferimento all’avanguardia per tutta la Bassa friulana.
«Nostra madre – raccontano i figli Francesco e Giovanni – è stata una dei primi grandi diabetologi in Italia, salvando letteralmente la vita a decine di pazienti che nel tempo le hanno continuato a manifestare il loro affetto, lottando per il loro riscatto poiché al tempo erano considerati, lavorativamente, degli invalidi».
Proprio a tale scopo aveva fondato l’Agd, l’Associazione giovani diabetici. «Per prima in Italia ha organizzato campi scuola – proseguono – in cui si educavano i ragazzi diabetici a curarsi autonomamente e alla pratica sportiva, riunendo così le due grandi passioni della sua vita: la medicina e lo sport».
Si è distinta promuovendo attività che coniugavano l’aspetto turistico alla valenza ambientale, ricreativa, sportiva, sociale, realizzando opere che sono state per decenni spazi di aggregazione: il tennis-minigolf, il pattinaggio (dove si ospitavano concerti e manifestazioni sportive) «e il kinderheim che grazie al suo supporto medico poteva ospitare qualsiasi bambino».
«Quando la speculazione edilizia e la cementificazione del territorio galoppavano, lei realizzava opere dall’alta valenza estetica e rispetto dell’ambiente» proseguono i figli ricordando come, con il fratello Mario, scomparso nel 2007, fu pioniera dello sviluppo turistico di Lignano.
E poi c’era la grande passione dello sci alpino. Era stata anche una atleta azzurra pluri medagliata ai campionati nazionali. Gianni Brera in un suo articolo l’aveva definita la “bionda Andretta”.
A ricordarla anche il sindaco di Lignano Luca Fanotto: «Salutiamo con riconoscenza la dottoressa Anny, grati per il suo occhio attento verso i piccoli pazienti e per un impegno che non è mai venuto meno.
La ricorderanno anche tanti friulani che giunsero a Lignano dopo il terremoto del 1976 e trovarono la sua professionalità e umanità. È stata anche una imprenditrice con uno sguardo innovatore alla località». I funerali saranno celebrati mercoledì 2 marzo, alle 15.30, nella chiesa di Lignano.