Le quattro vittorie di fila offrono a Bucchi le chance per un finale in crescendo. Sfide-verità con Renate e Feralpisalò
TRIESTE. Il 27 febbraio 2022 sarà una data da ricordare. Perché anche il mondo del calcio ha lanciato un segnale forte contro la guerra in Europa. Quei cinque minuti di ritardo nel fischio d’inizio, mentre sui rotori del Martelli scorreva il monito “no war”, non hanno lasciato indifferenti i presenti. Perché il calcio, nonostante gli eccessi, è pur sempre un gioco di fronte alle tragedie dell’umanità.
Nella serata di riflessione è arrivata poi l’impresa storica della Triestina quella dell’ottava vittoria in trasferta (record tra i pro) e della terza consecutiva (si sale a quattro con il successo sulla Virtus). I record restano negli annali e fanno piacere a tutti ma quello che conta di più è che l’Unione di Bucchi abbia ritrovato risultati e stimoli dopo il periodo buio. È una situazione che, se gestita bene, può dare un senso all’ultima parte della stagione. Le partite con Renate e Feralpi arrivano nel momento più adatto. Va dato atto a Bucchi e al gruppo di esser riusciti a costruire questa occasione attraverso una serie positiva fuori dal normale.
Il come la Triestina sia arrivata a questo punto può piacere o meno, tuttavia quel che solo quindici giorni fa sembrava una chimera (cioè vedere il quarto posto) ora si avvicina alla realtà. Bucchi ci è arrivato non con il gioco spumeggiante che potrebbe essere nelle corde della squadra ma con la compattezza. Il primo dato che balza agli occhi è il fatto che nelle ultime tre partite vinte la porta è rimasta inviolata. La difesa a tre con i due “quinti” ad aiutare e la diga dei mediani hanno inibito l’attacco avversario.
E poi c’è da dire che anche Offredi ci ha messo del suo. C’è poi l’atteggiamento concentrato dei giocatori che hanno saputo sfruttare al massimo anche gli episodi favorevoli che le sfide hanno offerto. Ma c’è anche da dire che, pur in situazione di organico ridotto all’osso, domenica tutti hanno dato il massimo tanto da prendere nettamente il sopravvento sul Mantova nella seconda parte della gara. E questo è un indicatore dello stato di salute mentale della squadra. Con il rientro degli squalificati (tra questi il giovane Galazzi) e con un pizzico di qualità in più questa Triestina può fare un ulteriore balzo.
Anche al Martelli si è visto in modo evidente come le azioni più brillanti siano nate dai piedi di Procaccio, Petrella e Litteri anche se poi il gol è arrivato dal solito calcio piazzato da sinistra e dall’incredibile vis realizzativa di Ligi. Così va il calcio e la ruota in queste ultime gare ha girato in favore dell’Unione. Adesso o mai più è il caso di insistere con tutte le potenzialità a disposizione, negli scontri diretti con Renate (10 i punti rimontati dall’Unione in 10 giorni) e Feralpi.
Il campionato ha concesso ai ragazzi di Bucchi due occasioni che si sono costruiti con pieno merito. Una chance da cogliere al volo per sollevare la stagione da una mediocrità sulla quale quasi tutti, certamente non il gruppo alabardato, erano già pronti a scommettere. —