Pnrr, protocollo tra Provincia di Belluno e Guardia di finanza contro le infiltrazioni della malavita
Le Fiamme gialle metteranno in atto tutti i controlli per vigilare sulla gestione dei fondi europei in arrivo nel territorio
BELLUNO. Un protocollo volto ad intercettare le infiltrazioni mafiose nella gestione dei fondi del Pnrr. E’ stato siglato siglato oggi, martedì primo marzo, a Palazzo Piloni, il protocollo d’intesa tra il comando provinciale della Guardia di Finanza e la Provincia per prevenire, ricercare e contrastare le possibili infiltrazioni malavitose nei fondi del Pnrr che arriveranno in provincia.
Si tratta di un documento che segue quello sottoscritto in Regione tra palazzo Balbi e il comando generale delle Fiamme gialle e che a cascata ora sarà sottoscritto anche con i comuni del Bellunese interessati dall’arrivo di questi fondi.
«Purtroppo dove ci sono finanziamenti e tanti soldi come quelli del Pnrr si scatenano gli appetiti della criminalità organizzata o criminalità economica, il nostro compito è di prevenire queste infiltrazioni per evitare che i soldi vadano in mano ai disonesti a scapito degli imprenditori onesti», commenta il comandante delle Fiamme gialle di Belluno, il colonnello Dario Guarino, che aggiunge: «Oggi si è firmato il primo protocollo, ma ne seguiranno altri con i comuni che presenteranno le domande per intercettare i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Tra questi ci sarà anche palazzo Rosso». Il colonnello ha anche ricordato come, tramite l’incrocio di diverse banche dati e di piattaforme digitali in possesso della Guardia di finanza si stiano monitorando gli appalti del Superbonus 110% «ma ad oggi non abbiamo rilevato irregolarità in provincia su questi fondi».
«L’iniziativa di oggi», precisa anche il presidente della Provincia, Roberto Padrin, «mira a garantire il controllo massimo sulla gestione delle risorse del Pnrr che mi auguro arrivino. C’è l’impegno della Provincia di fornire agli enti locali tutto il necessario perché possano partecipare ai bandi. Per questo abbiamo attivato, insieme Centro studi bellunese, al Bim Piave e al Gal uno sportello informativo a disposizione nella sede del Gal 2. Inoltre abbiamo chiesto ai tecnici della Provincia e non solo di mettersi a disposizione degli enti locali per dare una mano ai comuni, soprattutto quelli più piccoli che non hanno personale per gestire i progetti del Pnrr».