WTA Lione: Giorgi parte bene ma finisce malissimo, avanti Garcia. A Trevisan il derby con Cocciaretto-
C. Garcia b. [1] C. Giorgi 5-7 6-4 6-0
Termina al primo turno l’esperienza di Camila Giorgi nel WTA 250 di Lione. La testa di serie n. 1, nonostante una buona partenza e un gioco tutto sommato scorrevole, dopo il primo set vinto si è incartata da sola contro una Caroline Garcia un po’ nervosa. Ma forse, proprio il nervosismo ha aiutato la francese a rimanere in partita e, col passare dei game, trovare soluzioni sempre più efficaci contro una Giorgi che nel finale è diventata il fantasma di sé stessa. Dal giorno del suo titolo più importante della sua carriera – a Montreal nell’agosto 2021 – la n. 29 del mondo ha subìto sconfitte al primo turno in sette dei suoi nove tornei successivi (incluso quello odierno), e si è presentata al torneo francese con tre sconfitte consecutive. Tuttavia il cemento indoor, sul quale ha raggiunto cinque delle nove finali in carriera, poteva essere la superficie migliore per tentare una ripartenza ma così non è stato.
IL MATCH – Garcia è solida al servizio (da sinistra in kick, e da destra di potenza) ma è il dritto a fare un po’ cilecca. Giorgi è brava a tenerla sotto pressione col suo gioco aggressivo fin da subito, e l’italiana meritatamente va avanti di un break salendo 3-1. Serve bene per gran parte del primo set ma gli errori arrivano tutti in una volta, sebbene sarebbe stato meglio spalmarli in più game. I problemi di Giorgi nei suoi turni di battuta sono ancora una volta auto-inflitti e sul 4-2 servizio, tre doppi falli mandano la francese a palla del contro-break. Un brutto rovescio a metà rete conclude l’opera.
L’estrema disinvoltura – nel bene e nel male – con la quale Giorgi affronta ogni momento delle sue partite, le permette di non scomporsi troppo di fronte al rientro nel punteggio di Garcia, e torna subito a giocar bene dopo il break subìto. La francese inoltre si infastidisce un po’ per qualche nastro di Camila e qualche chiamata, a suo dire dubbia, del giudice di sedia. (Segnaliamo che a Lione non c’è l’occhio di falco.) Il dritto lungolinea della n. 74 del mondo continua ad andare facilmente fuori giri – anche quando la sua avversaria è praticamente fuori dallo scambio – e con un paio di grossi regali, Giorgi arriva a set point. Un’ottima risposta di rovescio le permette poi di chiudere 7-5 in 52 minuti.
Forse influenzata dal gioco spavaldo della sua avversaria, anche Garcia opta spesso per giocate rischiose (soprattutto sulla sua seconda di servizio) e col passare del tempo questa scelta paga. Il secondo set segue quasi un andamento da tennis maschile con le due tenniste saldamente in grado di tenere il servizio. Le prime chance di break sono ancora per Camila, nel quinto game, ma un’attenta Garcia vanifica l’opportunità. A questo punto il rendimento di Giorgi cala sotto ogni aspetto, a partire dalla battuta. Difficile dare una spiegazione tecnica di quanto accade – anche per via dell’aspetto impassibile della diretta interessata – ma è come se la giocatrice italiana fosse uscita dal campo.
Gli errori arrivano da ogni colpo e da ogni parte del campo, il tutto a favore di una Garcia sempre più ringalluzzita e sorridente che infila nove game consecutivi. Nel terzo set c’è poco da commentare: la testa di serie n. 1 fa solamente sei punti e, con un ace al secondo match point, la tennista francese e tifosa dell’Olympique Lyonnais può alzare le braccia al cielo vincendo 5-7 6-4 6-0 dopo 2 ore e 4 minuti, portandosi 3-1 negli scontri diretti con l’italiana. Al secondo turno dell’Open 6ème Sens Métropole sfuma dunque un altro derby azzurro, e Garcia affronterà Martina Trevisan.
SARÀ TREVISAN L’AVVERSARIA DI GARCIA – È stato un derby azzurro tutto sommato a senso unico quello che ha visto protagoniste Martina Trevisan ed Elisabetta Cocciaretto, in cui a prevalere è la mancina di Firenze in un’ora e mezza di match. Nel primo parziale risulta decisiva la zampata nell’ottavo game della numero 92 WTA, per quello che è l’unico break del set, nonostante entrambe, nei rispettivi primi turni di servizio, siano state costrette ad annullare chance di break all’avversaria. A fare la differenza – in negativo – è il rovescio della classe 2001, che con qualche errore di troppo dal lato sinistro del campo agevola il compito di Trevisan, brava a chiudere 6-3 il primo parziale.
In avvio di secondo set, tuttavia, è proprio l’ex numero 66 del ranking a trovarsi maggiormente in difficoltà: nei primi due giochi al servizio, Trevisan è costretta ad annullare ben cinque palle break. Nel momento del bisogno, però, la tennista toscana tira fuori il meglio di sé, elevando notevolmente il livello del proprio tennis e riuscendo, con un paio di ottimi vincenti, a ristabilire la parità sul 2-2. È il punto di svolta del match perché, poco dopo, la classe 1993 opera il sorpasso decisivo, strappando il servizio di Cocciaretto alla prima occasione utile e allungando sul 4-2. Il rovescio della giovane marchigiana continua a produrre errori non forzati, mentre Trevisan cavalca l’onda del momento e lascia andare il braccio, portando a cinque la serie di game vinti consecutivamente dall’1-2 del secondo set e chiudendo 6-3 6-2 un match molto ben controllato. La grande differenza in questa partita è data senz’altro dal cinismo che ha caratterizzato la prestazione della numero 92 del mondo, che sfrutta tre dei quattro break point a disposizione, annullando tutte e sette le palle break in favore di Cocciaretto.
Martina Trevisan approda quindi al secondo ottavo di finale a livello WTA della sua carriera dopo quello – meraviglioso – ottenuto al Roland Garros 2020, quando si spinse fino ai quarti dove cedette soltanto alla futura campionessa Iga Świątek. Spetterà a lei, dunque, il compito di vendicare Camila Giorgi: c’è un precedente con Caroline Garcia, vinto dalla francese lo scorso anno a Dubai (6-2 6-4).