Reggio Emilia, il Comune apre i suoi magazzini per raccogliere i prodotti da inviare in Ucraina
Da venerdì 4 marzo porte aperte in via Mazzacurati 11. Ecco la lista dei beni richiesti dagli ucraini e le modalità di accesso
REGGIO EMILIA. Il Comune di Reggio Emilia scende in campo per facilitare la raccolta di generi di prima necessità da inviare all’Ucraina. L’amministrazione comunale, infatti, da venerdì 4 marzo aprirà i propri magazzini via Mazzacurati 11, in città, fino almeno a giovedì 10 marzo dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30, tutti i giorni sabato e domenica compresi, per permettere lo stoccaggio a chi vuole donare a favore della popolazione ucraina prodotti di uso quotidiano, prodotti alimentari a lunga scadenza e prodotti per l’igiene personale.
Nel corso della settimana prossima verranno poi definiti eventuali nuovi orari di accesso alla struttura, dal 10 marzo in poi. Il Comune è in contatto con il Consolato Ucraino di Milano per la definizione delle tipologie merceologiche necessarie – che presumibilmente potrebbero cambiare di settimana in settimana – e per la definizione dell’hub logistico di riferimento per il nord Italia, con ogni probabilità Milano o Verona, attraverso il quale i convogli con quanto raccolto raggiungeranno l’Ucraina.
Il numero telefonico 0522/456655, dalle 08.30 alle 12.30, risponderà a chi vuole richiedere informazioni o mettere a disposizione alloggi e qualsiasi altro tipo di aiuto per chi, in fuga dalla guerra, dovesse raggiungere Reggio Emilia. Tutte le informazioni utili verranno veicolate attraverso la pagina web www.comune.re.it/ucraina, in corso di aggiornamento in queste ore.
Nei prossimi giorni, inoltre, il Comune attiverà un conto corrente specifico, appositamente dedicato alle esigenze dei profughi che giungeranno sul nostro territorio comunale. A proposito di donazioni, è importante ricordare che in questo momento, fa sapere Piazza Prampolini, «non si cercano indumenti e vestiario ma prodotti che possono essere destinati sia ai territori ucraini che alle città lungo il confine in cui segnala la presenza di molte persone che scappano dal conflitto in corso».
Le indicazioni ricevute sui prodotti necessari sono le seguenti: prodotti di uso quotidiano (sacchi a pelo, coperte e asciugamani), prodotti alimentari a lunga conservazione non in contenitori di vetro (pasta, riso, farina, tonno e carne in scatola, biscotti confezionati, tè in bustine e caffè solubile, piatti, bicchieri e posate monouso) e prodotti per l’igiene personale (pannolini per bambini, salviette umide, sapone, shampoo).
Il Comune raccomanda a chi vuol donare «di attenersi alle categorie citate. Altri prodotti, in particolare vestiti, non verranno accettati in quanto non potrebbe esserne garantita la distribuzione».