Ucraina, al valico di Trieste sono transitati oltre 3mila donne e bambini in fuga dalla guerra

Sono 48 i cittadini ucraini ospitati a Trieste. Solo un nucleo familiare di 4 persone risulta aver richiesto protezione internazionale

TRIESTE Sono più di 3mila le persone di cittadinanza ucraina, per la quasi totalità donne e bambini, transitati per il valico di Fernetti. Lo ha reso noto la Prefettura di Trieste al termine di un tavolo di coordinamento svoltosi oggi, precisando che sono 48 i cittadini ucraini ospitati nel capoluogo regionale; 5 di questi sono stati accolti in una struttura riconducibile alla Prefettura. Solo un nucleo familiare di 4 persone risulta aver richiesto protezione internazionale. 

Oltre all'attivazione di un punto di primo ristoro al confine di Fernetti, allestito dalla Protezione civile regionale, dove ci sono anche volontari di UNHCR, Unicef e Save the Children, è stata avviata una campagna di raccolta e invio di medicinali anche da parte di Croce Rossa Italiana (che sta curando anche una raccolta fondi come la regione Fvg e Caritas).

Sono alcuni dei "segni tangibili della grande solidarietà" di cui ha preso atto il tavolo di coordinamento provinciale riunitosi oggi in Prefettura e presieduto dal Prefetto, Annunziato Vardé. Riguardo alla raccolta di generi di prima necessità e di medicinali, è stato precisato, in linea con l'indirizzo della Protezione civile regionale, che è opportuno evitare lo stoccaggio di merci in mancanza di una autonoma organizzazione di trasporto e recapito a specifici destinatari. È stato concordato di sottoporre i cittadini ucraini - che scelgono di permanere nella provincia di Trieste - allo screening sanitario previsto per i richiedenti protezione internazionale: è previsto l'intervento a chiamata a Fernetti negli Uffici della Questura di personale sanitario deputato a tale attività (triage con tampone). Il Prefetto intende confrontarsi con la Regione per avvalersi della struttura del Commissario straordinario per l'emergenza Covid 19 per la vaccinazione dei cittadini ucraini. Infine, i sindaci presenti all'incontro hanno assicurato l'impegno a continuare la ricerca di strutture per ospitare le famiglie.