Manifestini incollati sui muri in città, quattro giovani feltrini in tribunale
Individuati gli attivisti che avevano affisso i fogli tra il 5 e 6 maggio 2020. Tutti hanno scelto l’abbreviato, e c’è chi chiede il risarcimento
FELTRE. Attacchinaggio di manifesti di protesta: individuati i presunti responsabili. Fabio Vettorel, Damiano Menel, Paolo Moriggia e Alessio Resenterra sono indagati per deturpamento e imbrattamento di cose altrui aggravato, continuato e in concorso. I quattro giovani hanno già chiesto, attraverso i rispettivi difensori di fiducia, di essere giudicati in abbreviato. Avranno uno sconto sull’eventuale condanna, ma rischiano di dover pagare un risarcimento a un condominio, che ha lamentato 4 mila euro di danni e il cui amministratore si costituirà parte civile con l’avvocato Davide Fent.
Il raid con colla e manifestini avvenne nella notte tra il 5 e il 6 maggio di due anni fa. Qualcuno aveva girato per il centro della città, appiccicando messaggi sui muri dell’ufficio postale di via Ortolani; della vicina banca Antonveneta, un palazzo vincolato dalle Belle Arti; dell’Agenzia delle Entrate di via Piave; del supermercato Coop di via Montegrappa; del Lidl lungo la stessa strada; della banca Intesa San Paolo; dell’agenzia del lavoro Adecco di piazzale della Lana; della Cassa rurale Dolomiti di Fassa, Primiero e Belluno di piazzale Guarnieri, del supermercato Eurospesa di piazzale Parmeggiani e del condominio.
Al netto di un paio di parolacce, c’era scritto testualmente: «I supermercati hanno alzato i prezzi! In un momento di crisi attuale e futura dovrebbe essere stabilito un prezzo calmierato di quarantena per tutti i prodotti! Non possiamo permetterci il biologico da ricchi e non vogliamo accontentarci delle verdure colme di pesticidi del discount! ... a chi lucra sulle nostre spalle e salute! Se devo scegliere fra pagare le spese e pagare l’affitto piuttosto non pago niente. Molte persone si stanno trovando seriamente a porsi queste domande. Il governo aiuta le imprese e i negozi, ma non aiuta coloro che non possono pagare l’affitto, ora che non ricevono più lo stipendio, che senso ha sospendere il mutuo se poi mi sfrattano?».
E ancora: «L’affitto costa troppo! Ai tempi del Covid-19 pagare è ancora più un problema di quanto fosse prima. Prenditela con chi se lo merita! Non siamo tutti sulla stessa barca... Invece di chi va a correre odia chi ti manda a lavorare. Confindustria assassina!».
Le indagini dei carabinieri erano state velocissime e, grazie all’incrocio tra le immagini girate dalle telecamere della videosorveglianza e le persone controllate in centro storico, avevano portato in prima battuta a Fabio Vettorel, l’attivista arrestato ad Amburgo durante il G20 del luglio 2017 (il processo in Germania non è ancora finito). I successivi accertamenti hanno condotto agli altri tre. I difensori di fiducia sono Sperandio e Perco, che hanno già formulato la richiesta di abbreviato su quello che è già agli atti del pubblico ministero Katjuscia D’Orlando. I testimoni già ascoltati non saranno risentiti in aula, ma durante il rito si discuterà anche del risarcimento con Fent.