Covid, in Veneto si allenta la pressione sugli ospedali: meno 23 per cento di nuovi casi
Ecco il report settimanale della fondazione Gimbe (23 febbraio-1 marzo). Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica (9,4%) e in terapia intensiva (5%) occupati da pazienti Covid
VENEZIA. L'osservatorio della fondazione Gimbe segnala un miglioramento della situazione Covid in Veneto nella settimana 23 febbraio-1 marzo.
Questo sia per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (1.074), sia per la diminuzione dei nuovi casi di contagio (-23,7%) rispetto alla settimana precedente. Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica (9,4%) e in terapia intensiva (5%) occupati da pazienti COVID-19;
la popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari 82,5% (media Italia 83,4%) a cui aggiungere un ulteriore 1,5% (media Italia 2,1%) solo con prima dose; il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 83,6% (media Italia 83,9%).
La popolazione 5-11 che ha completato il ciclo vaccinale è pari 29,6% (media Italia 31%) a cui aggiungere un ulteriore 4,6% (media Italia 5,9%) solo con prima dose.
L'elenco dei nuovi casi per 100.000 abitanti dell'ultima settimana suddivisi per provincia:
Venezia 585
Padova 553
Belluno 496
Vicenza 479
Rovigo 466
Verona 449
Treviso 440
L’ANALISI. «I nuovi casi settimanali – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE –sono in calo da cinque settimane: rispetto alla settimana precedente si attestano intorno a 275 mila, con una riduzione del 21,1% e una media mobile a 7 giorni che scende da 49.875 casi del 22 febbraio a 39.339 il 1° marzo (-18,6%)».
Nella settimana 23 febbraio-1 marzo in tutte le Regioni si rileva una riduzione percentuale dei nuovi casi: dal -2,5% della Calabria al -34,1% della Sardegna.
Scendono a 42 le Province con incidenza superiore a 500 casi per 100.000 abitanti Reggio di Calabria (1.035), Messina (896), Vibo Valentia (860), Lecce (848), Siracusa (814), Fermo (804), Oristano (790), Ascoli Piceno (724), Ragusa (705), Macerata (701), Teramo (700), Palermo (679), Rieti (669), Agrigento (666), Enna (653), Siena (651), Crotone (642), Ancona (641), Bolzano (626), Arezzo (620), L'Aquila (600), Potenza (596), Matera (595), Latina (590), Caltanissetta (586), Terni (586), Campobasso (586), Venezia (585), Foggia (580), Grosseto (578), Chieti (576), Perugia (571), Lucca (568), Trapani (568), Padova (553), Frosinone (552), Roma (539), Livorno (537), Pescara (536), Isernia (533), Sud Sardegna (521) e Taranto (508).
VACCINAZIONI. Sempre alla data del 2 marzo l’85,5% della popolazione in Italia (pari a 50.638.877 di persone) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+41.560 rispetto alla settimana precedente) e l’83,4% (49.397.711) ha completato il ciclo vaccinale (+229.793 rispetto alla settimana precedente). In calo nell’ultima settimana il numero di somministrazioni (n. 752.285), con una media mobile a 7 giorni di 107.469 somministrazioni/die: calano del 20,1% le terze dosi (503.935) e del 34,4% i nuovi vaccinati (38.796). Nella settimana 23 febbraio-1 marzo sono state consegnate le prime 1.023.000 dosi del vaccino Novavax, le cui somministrazioni sono iniziate il 28 febbraio (3.382 somministrazioni nei primi due giorni). Nella settimana 23 febbraio-1 marzo si registra un ulteriore calo dei nuovi vaccinati: 38.796 rispetto ai 59.157 della settimana precedente (-34,4%). Di questi il 27,2% è rappresentato dalla fascia 5-11: 10.569, in netta flessione rispetto alla settimana precedente (-46,4%). Nonostante l’obbligo vaccinale e l’obbligo di green pass rafforzato sui luoghi di lavoro, tra gli over 50 il numero di nuovi vaccinati scende ulteriormente, attestandosi a quota 10.809 (-29,5% rispetto alla settimana precedente)