Rapinatore condannato a 5 anni: incastrato dal Dna sulla lattina
Aveva rubato con un complice due slot machine in un bar di Asola e nella fuga speronò l’auto dei carabinieri
ASOLA. Incastrato dal dna isolato su una lattina di Coca Cola ritrovata nell’auto, rubata, usata per la fuga dopo un furto. È stato condannato a 5 anni il bandito che, dopo aver portato via da un bar di Asola due slot machine, con un complice speronò l’auto dei carabinieri e scagliò verso di loro una spranga di ferro.
Eduard Simonay, alias Filip Simonaj, albanese, sarà costretto a rientrare dall’Albania dove è tornato dopo essere uscito dal carcere di Biella. Il suo legale, Angelo Bianchi, del foro di Como, ha puntato su quella che lui riteneva una mancanza di prove certe, ma il collegio dei giudici presieduto da Enzo Rosina ha accolto la richiesta del pubblico ministero Fabrizio Celenza.
I fatti risalgono alla notte del 16 ottobre 2008, quando con un compare di scorribande, già condannato, assalì il pub birreria Al Giardino di Asola: dopo aver scassinato la porta, avevano puntato alle due slot machine. Proprio mentre cercavano di caricarle sull’auto, un fuoristrada Pajero, erano stati sorpresi da due carabinieri in servizio di pattuglia nella zona. I due banditi prima avevano tentato di speronare la “gazzella”, poi era scattato l’inseguimento segnato da una serie di manovre pericolose al termine delle quali avevano scagliato contro i militari una spranga di ferro e cercato di investirli. Sull’auto, rubata la notte prima da un autosalone di Calcinato, erano stati trovati i reperti biologici compatibili con il dna di Simonay. —
R.C