Carpi. Fanghi rovesciati nei campi agricoli Sopralluogo della Polizia locale
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Segnalazioni al Comando per gli sversamenti in via dei Grilli Il titolare dell’azienda: «Autorità informate dell’attività»
CARPI. Ore 12, via dei Grilli, Fossoli. Una pattuglia della Polizia locale dell’Unione delle Terre d’Argine si è fermata sul bordo della strada e sta parlando con alcuni operai che hanno appena sversato un grande quantitativo di fertilizzante in un campo.
Gli agenti della Polizia locale si è mossa dopo una segnalazione arrivata in Comando. Non è da ieri che, su queste operazioni, vengono presentate richieste di chiarimento da parte di chi abita nelle vicinanze, ma non soltanto: anche nelle zone limitrofe il tema è particolarmente sentito.
Il tema dei fanghi di depurazione è salito alla ribalta delle cronache nazionali dopo che la trasmissione “Report” ha documentato come le procure di Brescia, Lodi e Pavia abbiano scoperto centinaia di migliaia di tonnellate di fanghi e gessi fuori norma, sversate sui terreni del nord Italia, in quattro regioni e centinaia di province. Le inchieste sono partite dalle denunce degli abitanti che per anni hanno subito i miasmi provenienti dai centri di trattamento di fanghi e gessi sotto inchiesta. In questo modo, è stata ricostruita la filiera dei fanghi e quella del prodotto diventato gesso di defecazione, una pratica ormai consolidata che si muove in un vuoto normativo, a detta dello stesso ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani.
L’attività registrata ieri a Fossoli - occorre specificarlo - è di tutt’altra natura, secondo le spiegazioni dei titolari della ditta.
Il sopralluogo della Polizia locale, infatti, è stato effettuato su uno sversamento del Centro agricoltura ambiente di Crevalcore, nel Bolognese. Sul posto, poco dopo l’arrivo degli agenti, è giunto anche il responsabile, Marco Pozzati.
«Svolgiamo quest’attività da tanti anni – afferma Pozzati – Si tratta del riutilizzo in agricoltura dei fanghi di depurazione. La sostanza organica che deriva dall’attività dei reflui civili viene portata qui con la funzione di fertilizzante».
La procedura è nota, dunque, alle autorità competenti. «Arpae viene regolarmente informata di quanto facciamo e, anzi, autorizza i terreni in cui vengono attuati gli sversamenti – aggiunge Pozzati – Di conseguenza, viene messo in atto il reimpiego sui terreni concessi, dove tali sostanze vengono, appunto, usate come fertilizzanti».
Ieri, in via dei Grilli, nei campi in cui è stato effettuato lo sversamento, è stata convocata anche Arpae, per fare chiarezza su quanto stava accadendo.
Come detto, poi, non si tratta della prima volta in cui cittadini procedono con segnalazioni relative a sversamenti di questo tipo.
In altre occasioni, infatti, sono state immortalate operazioni analoghe a quella di ieri tra via Cavi e via dei Grilli, sempre a Fossoli. Ma anche altre zone di campagna sarebbero state oggetto di simili opere.
Il tema dei fanghi fognari è molto noto anche nel Reggiano: a Fabbrico erano stati sequestrati due capannoni con quindicimila tonnellate di sassi di defecazione risultati inquinati con concentrazioni altissime di fenoli, in particolare metilfenoli. “Gessi” prodotti da uno stabilimento nel Bresciano che, prima del sequestro disposto dalla procura di Reggio Emilia, erano finiti nei campi della Bassa. Uno scenario diverso da quello carpigiano, che comunque ha messo in allarme i residenti.
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