Il marito cade sulle piste i carabinieri: portano la moglie ipovedente a trovarlo in ospedale

Il dramma della piombinese di non poter raggiungere il partner ferito. La gioia di ritrovarsi, grazie alla solidarietà, all’ospedale Santa Maria  

PIOMBINO. Attimi di paura per una coppia di piombinesi, protagonisti di una brutta avventura a lieto fine sulle montagne dell’Appennino emiliano. L’uomo, uno sciatore, Tommaso Bettini, 62 anni, cade sulle piste del Monte La Nuda. Sviene. Subito raggiunto dai carabinieri sciatori e dal personale della Croce rossa. Con l’elicottero viene accompagnato all’ospedale di Reggio Emilia.

Tutto questo mentre la moglie, Grazia Damiani, 55 anni, non potendo sciare, lo sta aspettando. Ha vissuto il dramma di sapere che il marito si era fatto male sulle piste da sci e lei non poteva nemmeno raggiungerlo in ospedale perché ipovedente.

Di fronte alla preoccupazione della donna, il vice brigadiere Alessandro Lolini e l’appuntato scelto Nicolò Provettini, della stazione carabinieri di Collagna, hanno deciso di aiutarla.

Così, non appena smontati dal turno di servizio sulle piste del Cerreto, i due militari hanno accompagnato in auto la signora Grazia Damiani in ospedale, dove ha potuto riabbracciare il marito e constatare con grande sollievo che stava bene. L’episodio è avvenuto ieri mattina.

Verso le 12,15 Tommaso Bettini è caduto sulle piste del Monte La Nuda. L’uomo ha perso i sensi per qualche minuto e questo faceva temere che fosse ferito in modo grave. Subito l’uomo è stato raggiunto dai carabinieri sciatori di Collagna e personale della Croce Rossa. Poi, l’elicottero del Maggiore di Parma è atterrato sulle piste e ha rapidamente condotto il ferito a Reggio Emilia.

A quel punto i militari, sapendo che a valle c’era la moglie, l’hanno cercata e subito informata di quello che era accaduto al marito.

Naturalmente hanno avuto cura di rassicurarla del fatto che l’uomo non era grave, ma questo non ha certo calmato l’apprensione della signora. Di fronte alla comprensibile preoccupazione della donna, i carabinieri hanno deciso di accompagnarla loro in auto al Santa Maria.

L’ospedale dista infatti 77 chilometri dal luogo dell’incidente e per la livornese non sarebbe stato agevole raggiungerlo.

Una volta in ospedale i coniugi hanno ringraziato a lungo i carabinieri per la disponibilità. Si è trattato infatti di un gesto di solidarietà e sensibilità che travalica i doveri professionali e pertanto la coppia ha tenuto che fosse reso noto.

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