Coronavirus, il bollettino del 10 marzo: 54.230 nuovi contagi, 136 morti. Tasso di positività al 12%
foto da Quotidiani locali
ROMA. I contagi hanno ripreso a salire dopo la leggera flessione di ieri, quando se ne erano contati 48.483 contro i 54.230 di oggi, che sono a loro volta 12mila in più di una settimana fa. Anche il tasso di positività sale di uno 0,8 e si porta al 12%. A inizio della scorsa settimana era all’8%.i morti sono invece 136, meno 20 rispetto a 24 ore fa. In calo anche i ricoverati, 29 in meno nelle terapie intensive e 201 nei reparti di medicina.
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In Piemonte salgono da 1.899 a 2.224 i contagi delle ultime 24 ore mentre i decessi da 9 passano a 4.
Contagi in leggero calo da 5.583 a 5.813 in Lombardia, dove si contano 23 decessi, 5 meno di ieri.
Torna ad alzarsi la curva dei contagi Covid in Veneto. Nelle ultime 24 ore i nuovi casi sono stati 4.613 (ieri erano 3.982), mentre le vittime sono state 7. L'indice Rt - ha riferito il presidente Luca Zaia - resta però sotto l'1, a 0,90, mentre l'incidenza degli attuali positivi su 100.000 abitanti è di 537,6. Report meno negativi arrivano dagli ospedali, dove sono 833 (-51) i malati ricoverati in area medica, e 71 (+4) quelli in terapia intensiva.
Restano sostanzialmente stabili a quota 2.577 (60 più di ieri) i contagi in Emilia Romagna, dove si contano anche 13 vittime, una più di ieri.
I nuovi casi registrati in Toscana sono saliti da 3.172 a 4.134 su 29.480 test di cui 7.401 tamponi molecolari e 22.079 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 14,02%. Era dal 15 febbraio che i contagi non superavano i 4.000 casi. Non si ferma dunque il rialzo dei contagi e l'aumento del tasso di positività: ieri erano stati 3.172 i casi su 24.650 test e un'incidenza di nuovi positivi del 12,87%.
Casi in salita da 5.642 a6.136 nel Lazio dove si contano anche 17 decessi, 4 più di ieri.
Anche in Campania i contagi salgono da 4.303 a 5.233 e i morti da 5 passano a 13.
Dopo 5 settimane si inverte la curva dei contagi Covid: +1,5% in 7 giorni. A fronte di questo cambio di marcia calano i ricoveri in area medica (-16,1%) e in terapia intensiva (-16,4%); giù anche i decessi (-19,3%). Questi i dati principali del monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 2-8 marzo. In particolare c'è stato un aumento dei nuovi casi (+4.179) nonostante un calo dei tamponi (-8,8%). Diminuiscono ancora i decessi: 1.201 negli ultimi 7 giorni (95 di periodi precedenti), 172 al giorno contro i 213 della settimana precedente. In rianimazione -116 e in reparto -1.680 ricoveri.
I nuovi casi si attestano intorno a 279 mila, con un incremento dell'1,5% e una media mobile a 7 giorni che sale da 39.339 casi del 1/o marzo a 39.936 l'8 marzo (+5,8%)". In termini assoluti, i nuovi casi nel periodo considerato sono 279.555 contro 275.376 della settimana precedente. Gli attualmente positivi sono 1.011.521, le persone in isolamento domiciliare 1.002.153 (contro 1.062.066 precedenti), i ricoveri con sintomi (8.776 contri 10.456) e le terapie intensive (592 contro 708). Il numero dei tamponi totali scende ulteriormente da 2.885.324 della settimana 23 febbraio 2022-1 marzo 2022 a 2.632.634 della settimana 2-8 marzo 2022 (-8,8%).
Nella settimana dal 2 all'8 marzo salgono da 42 a 48 le province con un'incidenza superiore a 500 casi di Covid-19 per 100.000 abitanti e in quasi metà delle province, ovvero 49, si registra un incremento percentuale dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente. Nello stesso arco di tempo si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi in 12 regioni e una riduzione in 9: si passa, infatti dal +37,4% dell'Umbria al -12,7% del Lazio. Lo rileva il nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe.
Le 48 Province con incidenza superiore a 500 casi per 100.000 abitanti sono: Lecce (1.035), Agrigento (924), Reggio di Calabria (920), Messina (906), Ragusa (859), Vibo Valentia (849), Trapani (842), Perugia (815), Ascoli Piceno (795), Fermo (763), Grosseto (737), Oristano (735), Matera (735), Siena (717), Terni (716), Siracusa (704), Bolzano (675), Crotone (669), Sassari (668), Lucca (668), Campobasso (645), Arezzo (636), Macerata (634), Ancona (633), Enna (633), Palermo (633), Venezia (632), Cosenza (631), Benevento (630), Caltanissetta (629), Livorno (582), Foggia (579), Padova (568), Chieti (564), Caserta (563), Rieti (560), Bari (559), Isernia (559), Frosinone (559), L'Aquila (556), Latina (555), Massa Carrara (553), Teramo (550), Potenza (548), Avellino (546), Cagliari (518), Taranto (518) e Pescara (516).
È ferma al 13%, a livello giornaliero in Italia, l'occupazione dei posti letto nei reparti ospedalieri di area non critica da parte di pazienti con Covid-19, anche se vede picchi in alcune regioni, come la Calabria, dove torna al 28%. Esattamente un anno fa, nel nostro Paese, continuava ancora a salire, toccando il 35%. È anche stabile, al 6%, l'occupazione delle terapie intensive, che un anno fa vedeva, invece, un trend giornaliero in crescita arrivando a quota 31%. Lo indicano i dati del monitoraggio dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), aggiornati al 9 marzo 2022, confrontati con quelli del 9 marzo 2021.
Nel dettaglio, nell'arco di 24 ore, l'occupazione dei posti letto nei reparti di area medica (detta `non critica´) da parte di pazienti con Covid-19, a livello giornaliero, scende in 9 regioni o province autonome: Basilicata (al 23%), Campania (13%), Emilia Romagna (12%), Friuli Venezia Giulia (11%), Molise (11%), Pa Trento (10%), Puglia (18%), Umbria (20%), Valle d'Aosta (9%)e mentre torna a crescere in Pa di Bolzano (12%) e Calabria (28%). Il tasso è stabile in 10 regioni: Abruzzo (al 20%), Lazio (17%), Liguria (15%), Lombardia (8%), Marche (17%), Piemonte (10%), Sardegna (20%), Sicilia (24%), Toscana (14%) e Veneto (8%).
L'occupazione di posti letto in terapia intensiva da parte di pazienti con Covid-19 cresce, invece, a livello giornaliero in Molise (all'8%), Pa Bolzano (3%) e Sicilia (8%), mentre cala in 9 regioni: Abruzzo (al 6%), Campania (4%), Emilia Romagna (7%), Lazio (9%), Piemonte (5%), Sardegna (8%), Toscana (8%), Umbria (6%) e Veneto (3%). Il tasso di occupazione delle intensive è, invece, stabile in 9: Basilicata (all'1%), Calabria (7%), Friuli Venezia Giulia (5%), Liguria (7%), Lombardia (4%),Marche (7%), Pa Trento (2%), Puglia (6%), Valle d'Aosta (6%).
La prossima settimana, forse già martedì, saranno intanto stabilite «le regole post emergenza» Covid. Lo dice il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, dopo aver sollevato in Cdm l'urgenza della programmazione epr il settore turistico, per evitare di perdere arrivi soprattutto dall'estero a causa del quadro incerto. «Draghi ha concordato sull'urgenza» di stabilire la raod map nel prossimo Consiglio dei ministri.