Da aprile niente Green pass in bar e ristoranti all’aperto, il sottosegretario Costa: sarà un’estate senza restrizioni. Ecco i prossimi provvedimenti
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foto da Quotidiani locali
Il colpo di coda del virus non ferma la road map delle riaperture che il governo definirà nei dettagli la prossima settimana, quando tornerà a riunirsi la cabina di regia. Ma intanto a scandirne le tappe principali è il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa.
«Il primo aprile sicuramente leveremo il Super Green pass per i luoghi all’aperto, nei ristoranti, bar, probabilmente anche negli alberghi e in tutte le attività sportive all’aperto. Ragionevolmente dal primo maggio ci sarà un ulteriore allentamento delle misure restrittive anti Covid, probabilmente andremo a levare il Green pass anche al chiuso.
Sull’obbligo di mascherina sempre al chiuso stiamo valutando, ci sarà un graduale allentamento», si è lasciato andare. Assicurando che «entro giugno avremo uno scenario che ci consentirà di arrivare all’estate senza restrizioni».
Il percorso al quale stanno lavorando sotto traccia gli sherpa del Governo è in realtà anche più dettagliato. Tanto per cominciare, da giovedì 10 marzo si riparte con la possibilità di far visita per 45 minuti a chi è ricoverato in ospedale o in Rsa.
E sempre giovedì rifaranno capolino bibite, pop corn e snack negli stadi, al cinema e nelle sale da concerto. Poi il 31 marzo finirà lo stato di emergenza, con il personale della struttura commissariale e della protezione civile impegnati nella gestione della pandemia che confluiranno in una “unità di missione” presso il ministero della Salute o direttamente a Palazzo Chigi.
Il giorno dopo ci si potrà sedere nei tavoli all’aperto di bar e ristoranti o partecipare a un concerto senza mostrare più nemmeno il Green pass base, quello che viene rilasciato anche con il solo tampone. Ma per favorire il turismo si vorrebbe smettere di chiederlo anche a chi alloggia in hotel. L’idea è quella di far salire a bordo di metro, bus, treni aerei e navi anche i non vaccinati in possesso del solo Green pass basico.
Sempre dal primo del mese prossimo si direbbe addio alle Ffp2 nelle scuole, che oggi si devono portare quando si è avuto un contatto stretto con un positivo, mentre le capienze degli stadi dovrebbero tornare al 100% e quelle dei palazzetti salire dal 60 al 75%.
Dal primo maggio, se non prima, come anticipato dallo stesso Costa gli over 50 potranno tornare a lavoro anche se sprovvisti di Super Green pass. Ai No vax basterà insomma il tampone negativo attestato dal certificato nella sua versione base.
Ma come specificato dal sottosegretario, l’obbligo vaccinale e la relativa multa da 100 euro per gli over 50 resterebbero fino al 15 giugno. A questo proposito il ministero della Salute ha comunicato di aver inviato all’Agenzia delle entrate oltre 600mila codici fiscali di over 50 inadempienti all’obbligo, dopo che La Stampa, proprio 24 ore prima, aveva rivelato che a oltre un mese di distanza nessuna multa era stata ancora comminata. E non lo saranno ancora per un bel po', visto che spetterà ora all’Agenzia fare gli accertamenti prima di inviare le cartelle esattoriali.
Tornando alla road map, sempre il 1° maggio si dovrebbe dire addio al Green pass anche al chiuso in ristoranti, bar, cinema teatri e sale da concerto. Quello base resterebbe ancora per un po’ solo sui mezzi di trasporto, negli ospedali, nelle Rsa e nei luoghi di lavoro. Il 15 giugno scade poi l’obbligo vaccinale per gli over 50 e contestualmente, o subito a seguire, potremo dire addio anche alle mascherine a chiuso e a quello che resta dell’obbligo di Green pass. Sempre che il virus non decida di fare le bizze. —
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