Crisi Ucraina, il Veneto ha pronta l’ordinanza per accoglienza sanitaria dei profughi
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Il presidente Zaia: «Abbiamo previsto l’obbligo di tampone per tutti e il vaccino per chi lo vuole». Finora in Veneto sono arrivati 2500 in fuga dalla guerra e sono state rilasciate 862 tessere provvisorie delle quali oltre il 40% a minori
VENEZIA. «Nel pomeriggio firmerò un'ordinanza omnicomprensiva per stabilire la gestione dei profughi dall'Ucraina secondo i vari scenari, a cominciare da 26 hub per intercettare quelli in arrivo, oltre ai punti nelle stazioni delle maggiori città, mettendo la sanità e non solo in campo».
Questo l’annuncio in conferenza stampoa del presidente del Veneto, Luca Zaia. «L'ordinanza», aggiunge, « è la madre di questa emergenza e prevede la messa in campo di sanitari di più specialità che vanno, per chi fugge da una guerra, dallo psicologo al pediatra, fino al mediatore culturale, in modo che chi arriva non sappia dove andare, trovi subito un presidio ma che abbiano anche l'obbligo del tampone».
Per i profughi dall'Ucraina, il Veneto rilascia tessere sanitarie provvisorie.
«Chi entra sa che ha copertura sanitaria», spiega Zaia, «sono state rilasciate 862 tessere provvisorie delle quali oltre il 40% sono a minori. Non sono i 2.500 ingressi che abbiamo finora registrato perché molti sono arrivati prima da noi poi si sono spostati altrove, qui sono solo transitati».
Sul fronte degli alloggi il presidente ringrazia «i veneti che hanno ci hanno contattati in 2.592 mettendo a disposizione 5.600 posti letto».
Sul fronte dei contributi economici, sono stati già effettuati 1.893 versamenti per un totale di 291mila euro.