SAN POLO. Una centrale idroelettrica sull’Enza che produrrà circa 2.300 MWh all’anno, nei pressi del ponte sulla provinciale 513 a Pontenovo. L’opera costerà 2,6 milioni di euro e sarà realizzata a partire da quest’estate per entrare in funzione entro il 2023.
A parlarne è stato il sindaco Franco Palù a margine dell’incontro di presentazione, tenutosi sabato scorso nella sala Ida Ragni, di Pontenovo, dei futuri progetti in cantiere per il paese: sei progetti da realizzare nel prossimo lustro per i quali il Comune ha chiesto accesso alle risorse del Pnrr, per un totale di 12.470.000 euro. Al centro soprattutto interventi a favore delle scuole.
«La crisi in Ucraina in questi giorni, ci ha ricordato quanto come sistema paese siamo energicamente dipendenti dalla fonte fossile, il gas naturale – ha detto Palù –. Occorre contrastare anche localmente questa dipendenza e produrre in modo ecologicamente sostenibile come con l’idroelettrico».
L’azienda che si occuperà della realizzazione della centrale idroelettrica è la reggiana Fvpolo srl. La centrale avrà potenza installata di 383kW e produrrà circa 2.300 MWh all’anno. È del mese scorso l’ottenimento dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia). L’impianto sarà composto da tre generatori con vite a coclea (vite di Archimede). Inoltre vedrà la realizzazione di una soglia di controllo a valle del ponte per la dissipazione di energia cinetica con l’acqua e che attenuerà grandemente l’erosione di cui il piede del ponte soffre; la realizzazione di presa a quota ponte e condotto principale e secondario; la messa in sicurezza salto idraulico; opere accessorie quali scala fauna ittica.
La realizzazione sarà interamente finanziata da un operatore privato del settore idroelettrico, che ne sarà poi proprietario, a fronte di opere di compensazione come l’asfaltatura di via Vittorio e l’erogazione di canone annuale di concessione al Comune che sarà rideterminato nei prossimi giorni alla luce della messa in sicurezza del ponte a opera delle Province di Reggio e Parma.
Gli interventi sulla centrale idroelettrica sull’Enza non fanno parte dei progetti Pnrr, visto che si tratta di un intervento a sé stante di un’azienda privata, che accederà all’incentivo ministeriale per la produzione di energia elettrica verde. Ma vista la sua importanza il sindaco ha voluto soffermarsi su questa opera: «In un momento come questo, capiamo sulla nostra pelle quanto sia nefasta la dipendenza energetica verso l’estero soprattutto per il nostro paese ricco di storia e di bellezza, ma privo di materie prime ed idrocarburi. Una politica attenta ai bisogni energetici e ai temi ambientali dovrebbe favorire i progetti come la centrale idroelettrica di San Polo che non prevede il consumo d’acqua e la sua reggimentazione, ma sfruttando il salto idraulico già presente a valle del ponte sulla sp 513 consentirà una notevole produzione energetica priva di gas serra. Il progetto prevede la riconnessione di una presa d’acqua del consorzio del canale di Bibbiano, non più accessibile per l’abbassamento del letto del fiume, dovuto all’erosione; il bacino di dissipazione a valle del ponte eviterà ulteriori erosioni stabilizzando il livello di fondo».
«Credo sia un intervento di grande valore – ha aggiunto il sindaco – e se replicato e integrato con interventi come il fotovoltaico già previsto a Montecchio, sarà strategico per il paese che deve, giocoforza, iniziare un percorso che tenda il più possibile all’indipendenza energetica».
