La maggioranza fa quadrato dopo l’addio di Falcone. Lui: «Motivi personali? Non lo dico io»
I dubbi del sindaco: «Certo lasciare a ridosso del voto...». Caristia (Pd): «Va via il migliore, un vero peccato»
CASTIGLIONE DELLE STIVIERE. Le dimissioni dell’assessore Michele Falcone sono destinate ad animare la campagna elettore che era partita in quarta per l’attuale maggioranza che sostiene il sindaco Enrico Volpi ricandidato: Lega, Fratelli d’Italia, la civica Insieme per Enrico Volpi e Forza Italia. Proprio da quest’ultima forza, però, potrebbero arrivare i problemi. Le dimissioni di Falcone, una vita in Forza Italia, turbano il clima e aprono scenari.
«No comment» sono le sole parole dell’interessato che, raggiunto al telefono, lascia però intendere che neppure le “motivazioni personali e di lavoro” riferite dagli altri membri della maggioranza siano alla base dell’addio. Nel testo protocollato da Falcone, a ben vedere, non ci sono indicate motivazioni, ma solo un laconico «con la presente comunico le mie dimissioni».
La maggioranza fa quadrato e, pur nello stupore per l’inattesa situazione, converge sulla spiegazione che non si tratta di questioni politiche, ma di problemi personali e di lavoro. «Non sappiamo altro e, una volta appresa la notizia, ci stiamo interrogando sulle cause– dichiara Roberto Confalonieri, portavoce della Lega–. Non ci sono questioni politiche e quello che sappiamo è che si tratta di questioni personali. Certo c’è molto stupore».
Stupore anche per Andrea Dara, vicesindaco e onorevole, che ieri mattina ha parlato con Falcone: «L’ho visto in piazza e alla sede di Forza Italia. Non sono a conoscenza di motivazioni politiche. Se poi ci sono tensioni interne al partito non so, per quanto riguarda il clima in giunta era sereno e con Falcone avevamo appuntamento venerdì a pranzo».
Il sindaco Enrico Volpi, pur confermando quanto detto dagli alleati, aggiunge una considerazione: «Falcone ha fatto molto e dobbiamo ringraziarlo. Ha impostato tutto il lavoro fino a fine mandato con interventi quali le nuove asfaltature, la rotonda e altri cantieri. Appunto, mancava solo un mese e mezzo e tutto era già stato messo in opera. In ogni caso, non nominerò un nuovo assessore ma ridistribuisco le deleghe».
La minoranza, con Maurizio Caristia del Pd, lancia qualche frecciata: «Ci sembra che questo sindaco non sia in grado di tenere insieme una squadra e, soprattutto, di tenere le persone più operative in termini amministrativi. Con Falcone abbiamo avuto delle discussioni, ma questo non toglie che abbiamo sempre riconosciuto la sua passione e l’impegno che probabilmente non ha trovato un adeguato riconoscimento in questa giunta. Nonostante la diversità di vedute, riteniamo che sarebbe un vero peccato perdere definitivamente il suo impegno per la nostra città. Non bisogna dimenticare che la giunta è anche senza assessore alla cultura, ma questo per il sindaco non è rilevante, per lui la mediocrità amministrativa deve essere la cifra che caratterizza la sua giunta».
Per Nicola Ferrari di Agire «il sindaco, visto l’allargamento della maggioranza e i precedenti, riuscirà a gestire adeguatamente la sua coalizione che sembra più interessata ai giochi di potere che al programma elettorale, oltre a indebolire l’area moderata spostando il baricentro del gruppo maggiormente verso destra».