La Staff Mantova incerottata sfiora l’impresa con la regina Udine
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Gli ospiti dominano a suon di triple e vanno sul +19 a dieci minuti dal termine. Nel finale gli Stings si riaccendono con un super Laganà ma il sogno svanisce
MANTOVA. Più di così era difficile chiedere. Una Staff incerottata e alle prese con la seconda partita in 3 giorni lotta fino alla fine con la capolista Udine ma esce sconfitta 79-70.
La gara parte con un botta e risposta continuo tra Mantova e Udine. I bianconeri si appoggiano a Walters per aggirare l’arcigna difesa a zona dei virgiliani mentre la Staff sfrutta una manovra più corale senza, però, essere premiata dalle percentuali. Sul 10-8 in favore di Mantova coach Matteo Boniciolli chiama timeout dando una svolta alla prima parte del match. Udine ritorna in campo con uno spirito diverso e, soprattutto, alzando notevolmente le percentuali al tiro. L’Old Wild West trova punti di riferimento diversi da Walters e, grazie a un ottimo Giuri e a un efficiente Pellegrino, arriva sul +7 in pochissime azioni (12-19 all’8’). Nel finale Udine allunga ancora fino al 24-13.
Nel secondo periodo la Staff ritrova slancio alzando la precisione nel tiro e l’attenzione in difesa. In 4’ gli Stings riaprono improvvisamente l’incontro appoggiandosi a due bombe di Mastellari e ai contropiedi di Stojanovic che firmano il -1 (25-26 al 14’). Anche in quest’occasione il minuto di sospensione di Boniciolli cambia l’incontro con Udine che riprende a giocare di squadra chiudendo le maglie in difesa e segnando con regolarità. In questa fase il protagonista è Marco Giuri che sigla un totale di 6 triple (18 punti a fine primo tempo) spingendo i suoi di nuovo sul +11. L’ennesima di bomba di Udine firmata da Italiano fissa sul 46-32 a fine primo tempo. Nella ripresa la gara rimane nelle mani di Udine che mantiene la doppia cifra di vantaggio. Mantova, però, non molla e tiene vivo l’incontro concedendo solamente tiri complicati. Con un grande sforzo la Staff riesce a riportarsi sul -12 (40-52 al 6’) ma non riesce a sfruttare numerose occasioni per tornare sotto la doppia cifra di svantaggio. Dopo diversi minuti senza canestri, l’Old Wild West torna a segnare con regolarità con Esposito, Walters e il solito Giuri fino al +19. Mantova sembra perdere definitivamente contatto con la partita e al 30’ il tabellone segna 44-63.
Nonostante il punteggio estremamente sfavorevole, la Staff approccia l’ultimo quarto con grande decisione e senza disunirsi. A cavallo tra terzo e ultimo periodo il protagonista è uno scatenatissimo Marco Laganà che, dopo un primo tempo da zero punti, si carica sulle spalle l’attacco mantovano mettendo gli Stings a -11 al 35’. Udine cala il ritmo ma riesce a tenere a distanza di sicurezza Mantova arrivando nuovamente sul +15. Pur in grande difficoltà fisica (Cortese mai in partita a causa di un problema muscolare e Iannuzzi alle prese con un fastidio al retto femorale), la Staff riesce a tenere testa a un’Old Wild West troppo morbida. A 120’’ dalla fine, comunque, la partita appare già decisa sul 59-72 ma un guizzo improvviso di Laganà e Maspero rilanciano a sorpresa Mantova. La difesa di Udine va in confusione, coi due play che rubano palloni importanti e accorciano fino al -4 (68-72 a 70 secondi dalla fine). Al rientro dal timeout di coach Boniciolli, Lacey fa 1 su 2 dalla lunetta mentre Laganà ricuce a -3. Qui, però, finiscono le speranze degli Stings: stremata dallo sforzo del recupero (e dalle due gare in tre giorni), gli Stings falliscono i possessi decisivi mentre Udine mette in ghiaccio l’incontro coi tiri liberi di Antonutti e Cappelletti.
Nulla da fare per i virgiliani che domenica prossima alle 18 si giocheranno una fetta importante della stagione in ottica playoff nello scontro diretto contro l’Assigeco a Piacenza.