Cadono i benefici concessi in pandemia per i tavolini all’aperto. Ma la giunta congela i pagamenti almeno fino a luglio
PADOVA. Otto giorni per decidere se continuare a tenere tavolini e sedie fuori dal proprio locale oppure ridimensionare il plateatico. Dal primo aprile si torna a pagare. Non c’è molto tempo per fare i conti, perché il 31 marzo scade il termine per tenere gratuitamente occupati gli spazi esterni di bar e ristoranti. Ai commercianti era stata offerta questa possibilità in periodo di pandemia per rilanciare l’attività dopo chiusure e lockdown e rifiatare un po’. Circa 500 di loro avevano quindi beneficiato della gratuità dell’occupazione del suolo pubblico e della possibilità di allargarsi ben oltre il limite consentito dal regolamento anche su parcheggi, portici e marciapiedi. Il 31 marzo però scade l’emergenza sanitaria, ma soprattutto il governo per ora non ha previsto di stanziare ulteriori fondi per coprire il mancato introito della tassa per l’occupazione del suolo pubblico (Cosap), che per le casse comunali vuol dire circa 600 mila euro all’anno.
LA SCELTA
Ieri mattina l’assessore al Commercio Antonio Bressa ha incontrato le associazioni di categoria per concordare le prossime mosse e nel pomeriggio ha avuto l’ok della giunta per tenere comunque sospesi i pagamenti fino al 31 luglio, nella speranza che da Roma possano arrivare ulteriori finanziamenti. Nel frattempo sono partite le lettere via Pec a tutti i commercianti in cui si chiede di scegliere entro la fine del mese se mantenere il proprio plateatico in forma allargata oppure se si vuole rinunciare. Chi vorrà tenerlo, ma nella forma pre Covid e quindi ridimensionato alle proporzioni previste prima della pandemia, dovrà ripresentare una domanda apposita.
AFFARI E SOCIALITA’
«È un’operazione che ci permette di garantire quella socialità in area pubblica che è stata molto apprezzata dai cittadini in questo periodo e di sostenere i bar, locali e ristoranti della città che ci chiedono di poter utilizzare in continuità le loro occupazioni con tavolini e sedie all’esterno», spiega l’assessore Bressa. «Lo facciamo con procedure semplici e chiare per continuare a sostenere la ripartenza post-Covid e confermando quell’uso del suolo pubblico che ha ridisegnato lo spazio urbano per favorire la socialità all’aperto. Un’impostazione che abbiamo confermato anche con le modifiche già apportate al nostro regolamento e che ci ha posizionato come città modello nella gestione dei plateatici, sia in fase Covid che in questo momento di rilancio. Stiamo scrivendo a tutte le attività interessate per essere al loro fianco in questo passaggio e dando ampie possibilità di scelta». —