Oggi in ospedale 69 pazienti (tre in rianimazione), a marzo 2021 erano duecento. Vaccinazioni in frenata: solo venti prime dosi al giorno. Nessuna tra i bambini
MANTOVA. «Abbiamo ancora qualche problema. La pandemia non è finita, anzi c’è un ritorno. Ci preoccupa anche l’arrivo dei tanti cittadini ucraini, molti dei quali non sono vaccinati. Voglio dire che stiamo prendendo ancora molto sul serio la cosa e non ci stiamo affatto rilassando. Speriamo di farcela anche stavolta». Il direttore generale dell’Asst di Mantova, Mara Azzi, sottolinea ancora una volta il forte impegno del personale sanitario di fronte alla pandemia da Coronavirus in questo periodo in cui i numeri dei contagi sono in risalita. Lo ha fatto lunedì a Palazzo della Cervetta in occasione della consegna dei premi Buona Sanità a medici e reparti che da oltre due anni lottano contro il Covid.
GLI OSPEDALI REGGONO
Dalla lettura dei numeri, comunque, si intuisce che gli ospedali stanno reggendo: il territorio mantovano nell’ultima settimana ha registrato cinquecento positivi in più rispetto al mese di marzo del 2021, ma i ricoverati sono comunque un terzo di quelli di un anno fa.
I RICOVERATI
Ieri al Poma erano ancora ricoverati 69 pazienti, cinquantasette in area per acuti e dodici in quella dei sub acuti. Numeri stabili rispetto al giorno prima, ma in Rianimazione i ricoverati sono saliti a tre, due a Mantova e uno a Borgo Mantovano. La quota di pazienti incidentalmente Covid, e cioè ricoverati per altro motivo, torna a salire: sono tredici ogni cento positivi quelli che scoprono la positività in seguito ad altri esami o all’ingresso in ospedale (il primo marzo erano dieci ogni cento). Il numero dei ricoverati ormai da giorni oscilla tra i 65 e i 70, comunque nulla a che vedere con il marzo dello scorso anno quando erano circa 200.
CASI OGNI 100MILA ABITANTI
Crescono i nuovi casi negli ultimi sette giorni ogni 100mila abitanti, il principale indicatore che ormai viene preso in esame per monitorare l’andamento della pandemia: negli ultimi dieci giorni siamo passati da 353 a 535, con un incremento del 50%. Una percentuale elevata si rileva anche nei nuovi casi settimanali che nel giro di una settimana sono passati da 1.514 a 2.117 (+40%). Numeri più alti rispetto a un anno fa, quando nella stessa settimana i positivi registrati furono 1.608.
OCCUPAZIONE LETTI
L'occupazione in Italia dei posti letto nei reparti ospedalieri di area non critica da parte di pazienti Covid un anno fa saliva ancora al 42%, mentre attualmente è ferma al 13%, ma in ventiquattr’ore cresce in quattordici regioni, raggiungendo in alcuni casi valori superiori al al 30%. In Lombardia il dato è in crescita al 9%, mentre nelle terapie intensive è stabile al 3%,
VACCINAZIONI
Da alcune settimane la percentuale di coloro che hanno ricevuto almeno una dose è ferma all’86%. Del resto nell’ultima settimana i nuovi vaccinati sono stati appena 140, venti al giorno. Il totale delle somministrazioni in una settimana (tutte le dosi) è 3.273, pari a 467 al giorno. Nessun incremento nella fascia dai cinque agli undici anni, con sempre poco meno di 8.600 bimbi vaccinati pari al 34% del totale appartenente a questa fascia anagrafica.
