Nuova stazione di San Donà di Piave, cominciati i lavori. E avanti tutta per il terminal Atvo
Lo scalo ferroviario di via Ereditari pronto a primavera 2023 Montate colonne e intelaiatura della futura stazione dei bus
SAN DONÀ. Dopo l’assegnazione definitiva dell’appalto da parte di Rete Ferroviaria Italiana, sono cominciati a pieno ritmo i lavori per il completamento della costruzione della nuova stazione della città.
Il nuovo scalo sorgerà in via Ereditari, nella zona della Porta Nuova, ad alcune centinaia di metri a nord dell’attuale fermata. L’appalto prevede la costruzione del nuovo fabbricato viaggiatori e delle opere residue per il completamento dei marciapiedi dei binari, in parte già realizzati. Il procedimento di gara promosso da Rfi si è chiuso a fine febbraio, con la pubblicazione dell’avviso pubblico, e ora il cantiere è in piena attività. L’intervento prevede una spesa di un milione 626 mila euro, finanziati nell’ambito del progetto ReMove per il recupero delle periferie e la mobilità sostenibile, di cui si è fatta coordinatrice la Città metropolitana.
L’appalto è stato assegnato all’impresa Imaf di Conegliano e prevede una durata dei lavori pari a 430 giorni, a decorrere dalla consegna del cantiere. Per l’inizio della primavera del 2023 l’opera dovrebbe essere conclusa.
Per un progetto che prende forma, un altro prosegue il suo iter. Sono scaduti i termini per la presentazione delle osservazioni nell’ambito della procedura di valutazione d’impatto ambientale avviata dal ministero della Transizione Ecologica sul progetto di fattibilità presentato da Rfi per il potenziamento della tratta Venezia-Trieste. Sono stati 16 i soggetti istituzionali e privati, che hanno fatto pervenire i loro rilievi.
Gli interventi riguardano la costruzione di due nuovi Posti di movimento a San Donà e Fossalta di Portogruaro, per consentire la circolazione di treni merci con lunghezza di standard europeo (750 metri). Nonché la realizzazione di una variante di tracciato di 3 km a Portogruaro, per aumentare le velocità dei treni. La variante si sviluppa tra i km 58 e 61 della linea, in cui attualmente la velocità massima è limitata a 135 km/h a causa di raggi di curvatura ridotti. Con la variante la velocità di tracciato salirà a una media di 140 km/h con velocità massima di 175 km/h per i tratti ad alta velocità. Altri interventi sono previsti in Friuli, quest’ultimi hanno ricevuto il numero maggiore di osservazioni. Nel Veneto Orientale i rilievi maggiori da parte di cittadini, associazioni ed enti riguardano l’impatto della sottostazione elettrica prevista in zona Sant’Anastasio, tra Cessalto e San Stino. Altre osservazioni, legate all’impatto idraulico delle opere, sono state presentate dal consorzio di bonifica e dall’Autorità di bacino.
terminal atvo
Nella stessa zona continuano anche i lavori per la realizzazione del nuovo terminal Atvo alla Porta Nuova: sarà pronto entro l'anno. In questi giorni sono state montate le colonne e l’intelaiatura che andranno a sostenere il tetto della futura autostazione. «Questa è l’ulteriore dimostrazione», commenta il presidente di Atvo, Fabio Turchetto, «di come Atvo creda fortemente negli investimenti, nel rinnovamento e nella qualità dei servizi. L'opera sarà volano per la crescita dell'intera area della città».
Sorgerà in un’area di 15 mila metri quadrati situata tra le vie Pralungo ed Ereditari, a ridosso della futura Cantina dei Talenti e della futura stazione dei treni. Sarà questo il polo intermodale della città. «L’area di Porta Nuova sarà il nuovo biglietto da visita della città per chi arriva a San Donà e anche per i progetti innovativi che stanno prendendo forma», dice il sindaco, Andrea Cereser, «ma lo sarà anche per i tanti sandonatesi che devono usare i mezzi pubblici o il treno per recarsi al lavoro, rendendo più agevole, più razionale e meno impattante dal punto di vista ambientale l’uso di diversi mezzi. Inoltre, lo spostamento del nuovo terminal dei bus a Porta Nuova, l’attuale sede Atvo in centro diventerà un nuovo polo di socialità cittadina».
La conclusione dei lavori è prevista per dicembre, costo poco più di 4 milioni di euro, cui vanno aggiunti circa 56 mila euro per la messa in sicurezza. Atvo dispone di 300 mezzi, 120 dei quali in servizio nella sola San Donà. —