A San Benigno arrestato il rapinatore solitario, un volpianese di 27 anni

SAN BENIGNO CANAVESE. Rapina per la seconda volta, dopo il colpo del 2018, una tabaccheria di San Benigno. E per la seconda volta viene arrestato. Ma sarebbero due le rapine commesse nell’arco di un mese da Fabio Demarco, 27 anni, di Volpiano, acciuffato nella mattinata di ieri, martedì 22 marzo, dai carabinieri di Chivasso, che hanno eseguito un’ ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Ivrea, Fabio Rabagliati. Il giovane era sottoposto alla misura dell’obbligo della permanenza domiciliare nei giorni di sabato e domenica. Un credito fiduciario che ha dimostrato di non meritare.

Per far emergere il quadro accusatorio gli uomini del maggiore Luca Giacolla hanno messo insieme importanti indizi raccolti in un mese di indagini, tra l’esame delle telecamere di video sorveglianza, testimonianze e perquisizioni. Ad incastrare Demarco anche la sua andatura particolare e la giacca di una tuta indossata al rovescio. Secondo gli inquirenti Demarco, con precedenti sempre per rapina, avrebbe agito da solo, armato di un coltello, che è stato ritrovato nella sua abitazione, nascosto in un armadio. Trovate anche alcune cartine per il confezionamento delle sigarette e bustine di tabacco sfuso, che erano state rubate nella prima tabaccheria.

È il 3 gennaio, quando l’uomo con il volto travisato da mascherina anti Covid e cappellino calato sugli occhi prende di mira l’edicola tabaccheria di Walter Pezzolla, in via Cavour a San Benigno Canavese. Che aveva già rapinato nel 2018, insieme ad un complice. E che per questo era stato arrestato e condannato. Un mese dopo, il 4 febbraio, il bis nella tabaccheria-edicola di Antonietta Ponzetto, che si trova in via Roma, proprio all’ombra della millenaria Abbazia di Fruttuaria, di fronte al municipio lungo la strada centrale del paese. Invariato il copione per entrambi i colpi: manca poco all’ora di chiusura serale, quando Fabio Demarco, entra negli esercizi commerciali. All’interno ci sono solo i titolari. Dopo essere entrato Demarco estrae il lungo coltello da cucina, con il quale, dopo averlo avvicinato alla gola, spaventa e minaccia gli esercenti «dammi i soldi e non ti succederà niente». E la frase che ripete. Quindi prende i soldi e scappa a piedi con i soldi delle casse (circa 1.500 euro in tutto) e qualche stecca di sigarette. Per un breve tratto Walter Pezzolla lo insegue, ma il rapinatore è più veloce di lui e riesce a dileguarsi . —