Vigevano, da Elachem “premio carovita” in busta paga: contributo di mille euro ai dipendenti

La presidente Daniela Brusa: «Ci siamo resi conto che le bollette incideranno parecchio sul bilancio delle famiglie» 

VIGEVANO

Un contributo di mille euro netti ai dipendenti per far fronte al carovita e all'impennata delle bollette di luce e gas. È quello che ha deciso di dare la Elachem, società vigevanese che è specializzata nella produzione di sistemi poliuretanici, in prevalenza per l'industria calzaturiera. «Abbiamo deciso di chiamarlo – spiega la presidente Daniela Brusa “Premio Carovita” ed è stato corrisposto a tutti i dipendenti, (tranne dirigenti e i quadri). Due anni fa abbiamo dato un premio ai lavoratori presenti nel periodo di lockdown, nel quale il settore chimico non si è mai fermato. Abbiamo messo sia una base fissa sia un variabile proporzionato alle ore lavorate. Il premio è stato dato alla fine del periodo di lockdown ed è stata una sorpresa per evitare fraintendimenti e forzature a lavorare in un periodo difficile».

Energia alle stelle

La Elachem fu una di quelle aziende che si fece carico anche dei tamponi. «Quest'anno – continua il vicepresidente Federico Brusa - in base alle notizie che arrivano ci siamo resi conto di avere un problema di carovita sulle bollette in particolare che inciderà sulla spesa delle famiglie dai mille ai 1500 euro. Abbiamo deciso di dare mille euro netti a ogni persona». L'operazione è stata fatta in modo che arrivasse il netto ai lavoratori. «Perché i soldi fossero netti – continua Daniela Brusa - è stato necessario fare un calcolo in base a ogni posizione contrattuale, perché varia la tassazione. Da noi inoltre si fanno anche straordinari e anche questo influisce. In modo particolare in un periodo in cui ci sono tanti blocchi del lavoro dovuti alla carenza delle materie prime».

Nei due stabilimenti lavorano circa 160 persone. Le spese di gas ed energia incideranno naturalmente anche sui conti aziendali in generale. «Siamo un'azienda che ha grandi numeri- dice Federico Brusa -. In totale abbiamo quasi 160 dipendenti. Il prezzo dell'energia è calmierato ma sappiamo che comunque è quadruplicato, mentre per l'elettricità è triplicato». Negli ultimi mesi l'energia elettrica è passata da 0,05 kw/h a ben più di 0,24 e questo rappresenta per le industrie che ne usano in abbondanza una voce di bilancio importante. Elachem è un'azienda che negli anni è cresciuta molto e che da sempre basa il proprio fatturato sulle esportazioni, ma negli ultimi anni ha aumentato il mercato interno. In particolare i mercati di riferimento sono quelli del Sud America, del Centro America e del Medio Oriente e Nord Africa.

L’'azienda esiste da 20 anni ed è nato ancor prima lo stabilimento a Cassolnovo, Epaflex Polyurethanes. A Vigevano ci arrivò per la produzione di poliuretano, allora fondamentale per la produzione delle scarpe.

IMPRESA E SPORT

In particolare il rapporto nacque da una collaborazione con la Mecap, che era stata sponsor della Pallacanestro Vigevano, così come oggi è la stessa Elachem a sponsorizzare il basket.

«Abbiamo iniziato con una piccola realtà – continua Daniela Brusa – ma con il tempo ci siamo ingranditi, anche se abbiamo ancora un'impostazione famigliare. In particolare il rapporto con i dipendenti. Il nostro obiettivo è quello di continuare ad essere una grande famiglia, una grande squadra, condividendo gli obbiettivi e conpartecipando delle esigenze di tutti così come abbiamo fatto anche nel periodo del lockdown cercando di far sentire loro la nostra vicinanza. In quei mesi non abbiamo mai chiesto neanche un'ora di cassa integrazione. Anche quando c'era poco lavoro abbiamo fatto in modo di dedicarci a lavori di manutenzione dello stabilimento».—