Una Reyer inguardabile e senza orgoglio tramortita (90-105) da Lubiana
Gli sloveni avanti di 32, nell’ultimo quarto c’è la reazione guidata da Sanders (24 punti). La qualificazione non è ancora matematica
Reyer, Slovenia amarissima (90-105), in balìa della Cedevita Olimpija Lubiana per tre quarti, davvero un modo pessimo per conquistare matematicamente la qualificazione agli ottavi di finale di Eurocup. Impalpabile, poco reattiva, senza verve, la Reyer è stata nelle mani degli sloveni, arrivati alla sesta vittoria consecutiva in Eurocup, l’undicesima comprese le cinque in Adriatic League. Alla quarta trasferta in una settimana, la Reyer si è afflosciata sotto i colpi delll’Olimpija Lubiana, solo nel’ultimo quarto risale dal –32 (50-82) a uno scarto “accettabile” (parziale di 31-19). Reyer scarica, poco reattiva, quarto posto che evapora. Quarta trasferta di fila, quarta sconfitta consecutiva, la più pesante, al termine di una prestazione incolore e sotto tono. E, per di più, si aggiunge il fatto che Theodore ha avuto un problema all’adduttore e dovrà fare oggi la risonanza magnetica. Un unico dato positivo, sul piano numerico, i 24 punti di Sanders, frutto di un’incredibile prestazione balistica dall’arco (7/12). Adesso tocca al Prometheus, ultima gara casalinga della regular season, per brindare prima di chiudere a Gran Canaria.
ASSENZE PESANTI Reyer a Lubiana senza Vitali e Cerella, De Raffaele deve fare a meno anche di Stone per un’indisposizione gastro-intestinale, forse la grinta del jolly di Alexandria sarebbe servita. La Reyer, al contrario di Lubiana, non ha ancora la qualificazione matematica agli ottavi già in tasca nonostante le sconfitte casalinghe di Bourg-en-Bresse (contro Ulm) e di Patrasso (contro la Virtus Bologna). Avvio impalpabile della Reyer tra errori al tiro e palle perse, doppia tripla slovena con Ferrell e Blazic (6-0), Dragic allarga lo strappo dalla lunetta (8-0), fino all’incursione di Brooks dopo 1’52”. Difese orogranata permissive, dormienti, l’Olimpija affonda nel burro (15-4). Quattro minuti apatici, time-out di De Raffaele, ma il canestro sloveno sembra avere il tappo fino all’assist monumentale di Daye per Watt (15-6), appena entrato con Sanders. De Raffaele punta anche su De Nicolao ed Echodas, il lituano va subito in lunetta, ma le risposte sono irrisorie, anche quando entra Mazzola.
CEDEVITA DOMINA. Olimpija a dominare in qualsiasi zona del campo, Reyer che non segna (0/7 dall’arco) e incassa con l’ex Melvin Ejim a spedire gli orogranata a –18 (28-10). Niente attacco, niente difesa: un primo quarto inguardabile, Brooks miglior marcatore (4 punti) con i primi due canestri orogranata nel match.
REAZIONE ZERO. Reazione della Reyer? Minima. Ejim imperversa (30-10), Daye è il “meno peggio”, ma deve fare i conti con i falli (3), e relativa richiamata in panchina. Reyer controfigura della squadra che domenica ha dominato per 28’alla Segafredo Arena. Ritardi negli aiuti, saltati negli uno contro uno, dominati a rimbalzo: brutta, brutta Reyer (45-20). Tonut, Sanders e Bramos confezionano un minibreak di 7-0 (45-27), fiammata illusoria, l’Olimpija continua a imperversare, spazzando via le difese orogranata. Vento gelido a Lubiana, finale di quarto ancora di marca slovena (56-33).
DIFESA INESISTENTE La Reyer migliora in attacco (23 punti contro 10), ma inesistente in difesa (ancora 28 punti incassati). Omic riparte surclassando Watt (60-33), che sale a tre falli come Theodore, Muric timbra il 2+1 del meno 30 (63-33). Lubiana continua a triturare la retina orogranata. Prima si scuote Watt in attacco (66-38), poi De Nicolao con 8 punti consecutivi (74-45). De Raffaele pensa anche a Tortona, dentro nella mischia anche Morgan, prima due liberi conquistati, poi una schiacciata sul ferro, Cedevita ringrazia (82-50), attacco “mitraglia” degli sloveni (86-59). Sanders infila la sesta tripla personale (89-65), ma sono fiammate (95-87), l’Olimpija cala il ritmo, la Reyer rende meno dolorosa la trasferta slovena. Adesso obiettivo Tortona, bersaglio da non fallire.