Torna dopo due anni di stop forzato la Trieste-Lussinpiccolo via mare
Esordio il 28 maggio e conclusione della stagione il 25 settembre. Base al Molo IV per la Libertylines, che schiera il “Marco M.”. Tappe a Pirano, Parenzo e Rovigno
TRIESTE Era da poche ore trascorso San Benedetto con il suo auspicio di primavera ed ecco apparire un segnale augurale per il turismo e per la navigazione alto-adriatica: dopo due anni falcidiati dal Covid torna il collegamento marittimo fra Trieste e la costa istro-quarnerina a cura di Libertylines, la compagnia trapanese che aveva gestito il servizio stagionale estivo fin dal 2011 (quando si chiamava Ustica lines).
La pandemia aveva poi congelato l’attività nel biennio 2020-21 e adesso finalmente questa reciproca - nel senso che vale anche per chi intenda venire a Trieste - opportunità di viaggio si rimette in moto, quasi a siglare un ritorno a quella normalità di cui l’industria turistica ha assoluto bisogno per riprendere fiato.
Proprio per riguadagnare il tempo perso, Libertylines, guidata dalla famiglia Morace, potenzia il servizio, che a Trieste avrà come base (biglietteria compresa) il Molo IV, gestito da Trieste terminal passeggeri (Ttp). Schiera il monocarena “Marco M.”, costruita nel 2012 nel cantiere Airnaval di Torre Annunziata, gemello di “Sofia”, che garantiva in precedenza il servizio. Il battello può portare 180 passeggeri e opera con un equipaggio di 8 addetti.
Rispetto alle passate edizioni, la stagione sarà più lunga, perchè non si limiterà ai mesi estivi centrali ma inizierà sabato 28 maggio per concludersi il 25 settembre. Il viaggio toccherà Pirano, Parenzo, Rovigno e si concluderà a Lussinpiccolo, andata/ritorno. Martedì chiuso per turno, mentre mercoledì e giovedì il servizio sarà raddoppiato.
Nel 2019, ultima annata esercìta, “Sofia” aveva portato a spasso sulla rotta adriatica 18 mila turisti: con un calendario ampliato, l’armatore vuole crescere. In questi giorni il direttore tecnico, Alessandro Morace, ha visitato gli approdi istro-quarnerini, dove ha trovato interesse e disponibilità da parte di autorità e operatori. E c’è curiosità - ha sottolineato - per Trieste, ritenuta un valido attrattore turistico.
La compagnia evidenzia i vantaggi logistico-ambientali della linea marittima, che consente di dribblare le code di frontiera tipiche delle estati automobilistiche. Tra l’altro è confermata la possibilità di caricare le biciclette.
A monte di questo ritorno al mare post-pandemico, Morace evidenzia la volontà della Regione Fvg, che stavolta ha lanciato un bando triennale - in precedenza era annuale - per un valore di 2,6 milioni di euro. Una triennalità salutata con favore dall’armatore «perchè si riesce a programmare meglio le attività».
Inoltre Morace sta lavorando per stringere accordi organizzativi con le aziende che gestiscono le linee nel golfo triestino, “Delfino verde” (Trieste-Muggia e Trieste-Sistiana) e Vidali group (Trieste-Grado), con l’obiettivo di tessere una rete di servizi e di collaborazioni.
Libertylines è presente sui principali collegamenti dalla “piattaforma” siciliana alle isole più piccole: Trapani provvede alle Egadi, Milazzo alle Eolie, Porto Empedocle alle Pelagie. La compagnia è sorta nel 1993 e fino al 2016 si è chiamata - come prima accennato - Usticalines. Ha raggiunto i 600 addetti e opera con una trentina di unità (monocarena, aliscafi, catamarani).—
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